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Andiamo ad analizzare nel dettaglio cosa accadrebbe a Sesto Fiorentino qualora vincesse uno dei due sfidanti del Ballotaggio di Domenica 19 giugno.

Lorenzo Zambini (Sesto siamo noi, Pd, Sesto civica) chiude con il 32,4% dei voti. Dietro di lui Lorenzo Falchi (Lista per Sesto) con il 27,4%. Ora parte la corsa verso il ballottaggio del 19 giugno.  Maurizio Quercioli (Per Sesto Bene Comune e Insieme) ha ottenuto il 19,1% dei voti. Nettamente staccati Pietro Pompeo Cavallo del M5S (10,1%) e Maria Tauriello /Forza Italia, Lega Nord e FdI) con il 10,9%.

Il Pd è il primo partito con il 28,6% delle preferenze. Seguono Sinistra italiana con il 17,5%, il Movimento 5 Stelle con il 10,8%, la lista Per Sesto Bene Comune il 10,4%, la lista per Sesto con il 9,5% e la lista Insieme al 7%. Sotto questa soglia sia Forza Italia che la lista unica Lega Nord-Fratelli d’Italia che ottengono rispettivamente il 5,2% e il 6%.

Da questi dati emerge il ballottaggio che si svolgerà domenica prossima 19 giugno a Sesto fra ZAMBINI e FALCHI, la sfida ben presto denominata “DEI DUE LORENZO”.

Insomma, Il Pd di Matteo Renzi in Toscana nella sua “SestoGrad”, rischia di perdere la faccia a favore della Sinistra “dura e pura”.

In questi giorni, va evidenziato tutti i candidati a sindaco perdenti, hanno fatto le  loro dichiarazioni di voto altrettanto  nette e chiare: Quercioli pur non apparentandosi sosterrà Falchi in una battaglia tutta ambientalista anti inceneritore, invece il Centrodestra, ha dichiarato “Non andrà a votare” ed il Movimento 5 stelle ha annunciato dalla sua di “non dare indicazioni di voto” lasciando di fatto i suoi liberi al voto.

Il quadro si presenta abbastanza chiaro e vede Zambini e Falchi davanti ad una sfida storica per Sesto Fiorentino visto che era un’eternità che non si andava al ballottaggio nella rossa Sesto ! Ma cosa accadrà se vincerà uno oppure l’altro?

Cominciamo in ordine di arrivo al Primo turno, Zambini vincente cosa porterà?

Il proseguimento ed il sostegno delle grandi opere quali il Termovalorizzatore ed il nuovo Aereoporto di Peretola.

Proseguirà la linea tracciata per 1 anno appena di Governo da Sara Biagiotti  portando avanti  “la riapertura di realtà storiche come la Lucciola e Palazzo Pretorio, un dialogo proficuo con i vari livelli di governo per avere la tramvia che arrivi il più possibile vicino al centro storico e la linea 18 a Querceto, una grande attenzione alla salute dei cittadini con un assessore ad hoc indipendente e competente, una collaborazione proficua con i professionisti del Polo scientifico, una burocrazia più snella al fianco e non contro il mondo dell’impresa, sono solo alcune dei risultati che vogliamo ottenere in breve tempo”.

Ed ancora Zambini si spinge a promesse forse un po’ troppo elettorali “Mai più ganasce alle auto” e poi  aggiunge  vogliamo “Le ganasce alle ruote delle auto rappresentano un metodo medievale di far rispettare le regole e danno l’immagine di una polizia municipale nemica e non al fianco del cittadino. C’è poi il tema della sosta che costituisce un’altra spina nel fianco degli automobilisti sestesi. Rimedieremo in fretta”.

In caso di vittoria degli altri “compagni”, quelli di Lorenzo Falchi, invece cosa accadrebbe a molte delle sfide del Pd o comunque come cambierebbe Sesto?

Falchi lo dice chiaro quando parla della collaborazione politica con Quercioli (Sesto bene comune)  “una collaborazione da portare avanti quindi anche in consiglio comunale, dove sarà necessaria una maggioranza più ampia possibile sui temi della difesa della piana, contro l’inceneritore e l’aeroporto e a favore del progetto, per noi strategico, del Parco della Piana. Sostanzialmente tutto l’opposto di Zambini e del Pd.

Il problema sarà capire potranno fermare il cambiamento Piddino ed i progetti già annunciati e finanziati come l’inceneritore o la nuova pista di Peretola?

Lorenzo Falchi si è sempre differenziato dal partito Renziano sin da dal primo turno quando dichiarava: “Abbiamo proposto una politica fatta di partecipazione vera e spontanea, un modello che vogliamo portare in Comune perché Sesto non ha bisogno di un sindaco part-time come Sara Biagiotti né di uno che apre le porte del Comune una volta a settimana, come sta proponendo il suo vice Lorenzo Zambini. Saranno i Sestesi a decidere della loro città, non le telefonate, gli sms da Roma, le decisioni prese tra pochi intimi. Abbiamo portato nelle piazze il nostro progetto, le nostre idee, le nostre proposte, costruite da chi e con chi vive la città ogni giorno. Non abbiamo avuto bisogno della sfilata mortificante di ministri e sottosegretari, accorsi in massa in soccorso di un PD che non sa più come fare a nascondere la propria inadeguatezza e il proprio disinteresse per i cittadini”.

Ancora polemiche con l’Ad di Quadrifoglio Livio Giannotti che attaccava chi vorrebbe fermare l’inceneritore locale, Lorenzo Falchi risponde chiaro “Le parole dell’ad di Quadrifoglio, Livio Giannotti, non ci sorprendono. Già qualche settimana fa, forse dimenticandosi di essere amministratore di una società a capitale pubblico, ci ha tenuto a precisare che l’inceneritore si farà perchè tutto è già deciso. Viene da chiedersi se sia il PD, azionista d.i maggioranza di Quadrifoglio attraverso i suoi sindaci, a dettare la linea all’azienda oppure se sia il contrario, in ossequio ad interessi di tipo economico che nulla hanno a che vedere con il territorio, il suo sviluppo e la salute di chi ci abita”

La sfida è aperta, anzi, apertissima.
Molto dipenderà dai voti dei pentastellati, da quelli di centrodestra che potrebbero poi votare e dagli astenuti del 1° turno. Vedremo, sicuramente a Sesto si respira un’aria strana, da “Parenti Serpenti”, il famoso film del 1992 diretto dal grande Mario Monicelli, dove il tutti contro tutti per “interessi” distrusse anche il senso di famiglia – che nel caso nostro – è la fine della sinistra “d’amore e d’accordo”… VINCA IL MIGLIORE !