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Elegante e raffinato”, “ben interpretato”, “lirismo assoluto”…
Le buone parole della critica si sprecano per “L’insonne”, spettacolo vincitore del premio In-Box 2015 che CRT Milano e LAB121 portano in scena venerdì 3 febbraio al Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze – ore 21 – biglietti 15/13/10 euro).

Liberamente tratto dal romanzo “Ieri” Agota Kristof, “L’insonne” mette in risalto la regia, a dir poco originale, di Claudio Autelli, lasciando l’interpretazione ad Alice Conti e Francesco Villano, straordinari nei panni dei fratelli Sandor e Line.

Alcuni ricordi sono stampati per sempre nella nostra memoria. Altri rimangono sepolti per anni in posti impensabili del cervello per poi riaffiorare all’improvviso, per chissà quale associazione, cristallini come non ce ne fossimo mai liberati. Altre volte ancora, invece, rimane soltanto una sensazione, un colore, un gusto o un immagine sgranata.

In questi casi la nostra immaginazione comincia a colmare i vuoti della memoria, attraversa la soglia del passato, entra dentro un’immagine del passato, la contempla, la particolareggia, capita che si perda in questo gioco di riviviscenza, o meglio, che si abbandoni a rivivere certi istanti.

Involontariamente si costruisce un altro tempo, una pausa nel normale fluire dal passato al presente. Come in un autunnale pomeriggio d’infanzia chiusi nel salotto di casa a guardar fuori dalla finestra, impalpabilmente ci si concede una seconda possibilità.

Agota Kristof ha lasciato il suo Paese d’origine durante la rivoluzione ungherese contro il regime sovietico. Fuggita con il marito e la figlia in fasce in Svizzera, ha lavorato per anni in una fabbrica di orologi. Qui ha imparato il francese e cominciato a scrivere i suoi romanzi nella nuova lingua. Ha sempre definito la sua scrittura una menzogna, un tentativo fallito di scrivere la propria storia, troppo insopportabile da raccontare.

La storia di Sandor è il suo ultimo romanzo.

Una coppia di fratelli. La figura archetipica dell’autrice. Figura ricorrente, microscopico nucleo di famiglia da conservare o recuperare, o ancora almeno da immaginare.

Sono loro a visitare la stanza dell’autrice, accompagnandone i pensieri e guidando la sua immaginazione nel comporre questa “storia d’amore impossibile”.
Sandor aspetta l’arrivo di una donna, Line, che appartiene al suo passato. Un giorno lei arriva e la sua vita non sarà più la stessa.

Quello che avviene in questa composizione è un dialogo tra queste figure di fratelli e la loro autrice, loro prestano il loro corpo e la loro voce all’evocazione delle figure emerse dalla memoria dell’autrice, in un continuo salto tra rappresentazione e pensiero dell’anima che sta concependo questo mondo.

Ogni pertugio in questa stanza contiene una memoria, una via d’accesso dentro la testa dell’autore condannato a ricevere i suoi spettri.

Firmano la drammaturgia Raffaele Rezzonico e Claudio Autelli, scene e costumi di Maria Paola Di Francesco, luci Simone De Angelis, suono Fabio Cinicola, responsabile tecnico Giuliano Bottacin, assistenti alla regia Piera Mungiguerra e Andrea Sangalli, voce registrata Paola Tintinelli.

APERITIVO TEATRALE – Per chi lo desidera, venerdì 3 febbraio dalle 20, c’è l’aperitivo teatrale, in collaborazione con Caffè La Posta (buffet e drink 6 euro, graditissima la prenotazione, tel. 055 8720058 – 331 9002510).

Guarda/scarica il trailer dello spettacolo
https://vimeo.com/118246750

Orario
Inizio spettacolo ore 21

Biglietti
Intero 15 euro, ridotto 13 euro (over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso), ridotto 10 (under 21)

Info, prevendite e prenotazioni
Teatro delle Arti – viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI)