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Masini: “Auguro a Gabbani di essere criticato, è sintomo di successo” | INTERVISTA

Marco Masini ha scelto, dopo la sua partecipazione al festival di Sanremo, di far partire il suo tour promozionale del nuovo disco “Spostato di un secondo” dalla Feltrinelli Red di piazza della Repubblica a Firenze. In questa occasione, siamo riusciti ad ottenere un’intervista in esclusiva che trovate in fondo.

La presentazione dell’album

Erano più di centocinquanta le persone presenti alla Feltrinelli Red di piazza della Repubblica.

Tutte per lui, per Marco Masini e per il suo nuovo album, “Spostato di un secondo”.

Nella cornice della nuova e moderna libreria, persone di tutte le età fremevano in attesa di poter incontrare dal vivo uno tra i migliori cantautori degli ultimi 20/30 anni.

La platea era la più eterogenea possibile: da ragazzi giovanissimi, a genitori con figli piccoli a seguito, fino anche ai nonni.
Fan, questi, che hanno riempito la sala e hanno accolto con calore il proprio beniamino.

Marco Masini non si è tirato indietro a questa grande dimostrazione d’affetto. Con la grande simpatia che lo contraddistingue, in un incontro, durato più di un paio di ore, ha presentato il suo nuovo disco, ha parlato di Sanremo e del singolo “Spostato di un secondo” ed infine dei suoi nuovi progetti, uno dei quali in collaborazione con la Sony.

Ha rivelato alcune indiscrezioni sul suo nuovo tour, che partirà il 30 aprile al Teatro Verdi di Montecatini e arriverà a Firenze il 10 Maggio all’ Obihall. Non farà solo la parte del cantante, ma sarà parte integrante della band. Ha annunciato, infatti, che suonerà anche lui.
Le novità sul tour non si fermano qui. Il live vedrà portato sul palco le canzoni contenute nelnuovo disco ma ci sarà spazio anche per le canzoni più famose, quelle conosciute anche dal grande pubblico e non solo dagli aficionados.

Prima delle foto e degli autografi, c’è stato anche il tempo per rispondere alle tante domande poste dal pubblico. C’è chi, simpaticamente, tentava di proporre a Masini un appuntamento galante con la propria mamma, per rimanere in tema con la giornata di San Valentino. Chi, invece, ha chiesto pareri sulle altre canzoni suonate a Sanremo (Interessante l’anedotto raccontato da Marco: “L’avevo detto a quelli più vicini a me: «Occhio a Gabbani»”). Chi ha solamente ringraziato per le tante emozioni che, con le sue canzoni, il cantautore ha fatto provare al suo pubblico.

Sorrisi, applausi, commozione e felicità

Per i fan di Masini che erano presenti alla Feltrinelli Red, questo San Valentino sarà sicuramente da ricordare per tutta la vita.

 

Intervista a Marco Masini

Quella appena passata è l’ottava partecipazione al Festival di Sanremo, sei ormai un veterano. L’emozione provata è come quella della prima volta o cambia ogni volta che risali su quel palco?

L’emozione se fosse sempre come quella della prima volta non sarebbe più tale. Riprovarla per otto volte, infatti, alla fine ti stanca. In questa edizione di Sanremo, invece, io non mi sono né stancato né ho vissuto la stessa emozione. Ne ho vissuta una totalmente nuova, come mi è capitato tutte le volte che ho partecipato a Sanremo.
La cosa importante adesso è vivere però una nuova emozione con questo nuovo racconto che si chiama “Spostato di un secondo” che mi rappresenta per quello che sono adesso e mi fa iniziare un nuovo viaggio con la consapevolezza di raccontare sentimenti che appartengono ad un’età diversa rispetto sia a quelli che descrivevo quando avevo 25 anni che anche a quelli legati alle mie partecipazioni a Sanremo.

Qual è la chiave di lettura che ci dobbiamo dare nell’ascoltare questo nuovo album. Quale Marco Masini ci dobbiamo aspettare in questa nuova opera?

Gli album vanno ascoltati perché non si riesce a spiegare la musica, la musica non si spiega. E’ un album che rappresenta quello che Masini è adesso ma più che altro quello che Marco è adesso. Perché l’uomo, nel corso del tempo, cambia e l’artista viene in qualche maniera condizionato da quello che vive l’uomo.
Racconto quindi la mia storia, la storia di un uomo sicuramente cambiato.

Il brano, “Spostato di un secondo”, è piaciuto tantissimo alla nostra redazione. Ci puoi dire qualcosa di più di questo bellissimo brano?

Il brano “Spostato di un secondo” è la punta dell’iceberg di un concetto abbastanza utopico ma che ritorna in tutte le canzoni di questo album. Sono concetti a cui si arrivano attraverso una riflessione, attraverso un pò di maturità in più.
E’ la continua ricerca di un momento accaduto nella nostra vita da fermare e da correggere. Il desiderio quindi di poter tornare indietro. Arrivare nelle tappe più significative della nostra esistenza un attimo prima per poter cambiare direzione, evitare gli sbagli che si fanno di solito quando si è più ingenui, quando si fanno le cose di fretta.

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Un giudizio da toscano ad un altro toscano, Gabbani (Vincitore del Festival di Sanremo di quest’anno, ndr): la sua canzone, Occidentali’s Karma ha avuto grandissimo successo sui social ma anche critiche da parte di alcuni, che la considerano alla stregua di una canzonetta. Secondo te?

Tutti i più grandi successi godono di molteplici critiche. Io vendevo milioni di dischi e venivo attaccato da tutti. Gli auguro quindi di essere attaccato da più gente possibile. Di essere odiato, di essere massacrato, perché è sintomo di grandissimo successo, come la Juventus.

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Ascolta l’intervista integrale a Marco Masini
Video della presentazione di Marco Masini alla Feltrinelli Red