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Un viaggio fotografico alla ricerca dell’Uomo che sopravivve, vive e lotta

La presentazione del primo libro fotografico di Alessandro Cinque, 29 anni, fotografo professionista e tanta passione.Un giovane di età ma ormai da tanti anni vive e lavora nel mondo della Fotografia, sperimentando continuamente

La presentazione di “Incipit” è un ‘incontro a pelle per chi ama la fotografia. Nasce dalla voglia di segnare il tempo e il cambiamento, un progetto per mostrare quanto sia forte la comunicazione di un fotografia e quanto ci sia, all’interno di uno scatto, della personalità di chi scatta. Sono tutte fotografie scattate con attrezzatura Leica, soprattutto la sua inseparabile Leica M9 e anche per questo la mostra espositiva si trova all’interno del Leica Store di Firenze (Vicolo dell’oro 12 r) per la durata di un mese.

Alessandro Cinque ha coniugato la passione dei viaggi a quella della fotografia, e l’idea di contattare Onlus e Associazioni nel Terzo mondo lo ha spinto a dar vita a questo progetto: andare lontano nelle terre dimenticate dal mondo occidentale e tirare fuori il bene e la speranza che ancora c’è.

Il progetto fotografico ha al centro tutti reportage che raccontano la vita dell’Uomo in contesti difficili e alienanti, dando a ciascuno uno sguardo sulla realtà differente. Non troverete mere immagini di paesaggi o ritrattistica ma la ricerca dentro uno sguardo di un individuo che spieghi il contesto che vive.

 La presentazione all’interno dell’Hotel Lungarno Collection, si svolge in un clima conviviale, fotografi e persone lontane da questo mondo ma al contempo interessate, si immergono in una sala silenziosa e piena di emotività. Mentre le immagini scorrono l’attenzione non viene mai distolta.

 Aver avuto la possibilità di partecipare è stato senza dubbio un piacere. Ripercorrere le strade polverose dell’Uganda, entrare negli ospedali dove la vita e la morte si tengono per mano, lasciarsi prendere dai volti di bambini e donne: il tutto in bianco e nero, per uniformare e dirigere l’attenzione dello spettatore.

Arrivare in Giappone, dove la luce è sempre nitida, forte come quella dei neon, dove le persone sono illuminate dagli smartphone e prive di espressione, dove l’uomo è un semplice numero dentro la catena di montaggio di un mondo consumato.

Infine, Cuba. Qui è cambiato l’approccio del fotografo al contesto nel quale si trovava. C’è movimento, si descrive attraverso il colore forte che rimarca il contesto. La ricerca dell’Uomo che lotta e lotta per sopravvivere e per alzare la testa dalla povertà e dalla disgrazia. Una palestra di pugilato, un mondo fatto di uomini e bambini che hanno lasciato chissà quando la loro innocenza.

 Un viaggio nel mondo con gli occhi di Alessandro Cinque, che sicuramente Non si fermerà adagiandosi, ma continuerà a macinare emozioni e chilometri.

VIDEO-INTERVISTA