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“Il salone dei Cinquecento, già bellissimo, ora risplende di una luce meravigliosa che dona un’atmosfera unica al mondo – ha dichiarato Dario Nardella, Sindaco di Firenze –  Siamo lieti di poter inaugurare questo ambizioso progetto che parla tutto fiorentino, dalla progettazione alla realizzazione, e che dimostra che insieme possiamo raggiungere i migliori risultati”.

E’ sicuramente il Sindaco di Firenze il primo estimatore di questo grande progetto targato Targetti e SILFI, che ha visto, all’interno del Salone dei cinquecento, l’istallazione di 8 macchine con tecnologia a led (e quindi non dannosa per le opere d’arte) con la gestione  della luce attraverso un sistema di controllo wireless (tramite un comunissimo tablet) più una serie di illuminazioni specifiche rivolte ai vari gruppi scultorei, che hanno sostituito così le 23 piantane a luce fissa che erano disseminate all’interno del salone.

L’idea originale ed innovativa, come riportato dalle cronache, è stata di Simone Bettini, presidente di Confindustria Firenze dal 2011 al 2015, che al termine del suo mandato si era fatto promotore di un’iniziativa che potesse lasciare un segno tangibile in città da parte degli imprenditori fiorentini.

Nel salone oggi c’è la stessa atmosfera magica che ne fece innamorare Cosimo I

Targetti e SILFI, infatti, attraverso gli studi del Dipartimento di Ingegneria Industriale sono riusciti a ricreare la stessa atmosfera magica che regnava all’interno del salone quando Cosimo I decise di eleggere Palazzo Vecchio come residenza della sua corte.

Il lavoro di Targetti è stato veramente notevole, tanto che è possibile scoprire attraverso il loro sito che ad esempio, alla base delle piantane installate nel Salone, sono stati inseriti anche apparecchi equipaggiati con ottica floor washer, segna-passo in grado di creare scenari luminosi suggestivi per soddisfare i requisiti normativi richiesti in specifiche situazioni. Mentre per l’illuminazione delle sculture sono stati realizzati apparecchi lineari a LED, progettati appositamente per essere integrati in maniera discreta nel basamento illuminandole in radenza con una particolare drammaticità; a questo si somma l’illuminazione riflessa dal soffitto vasariano che ammorbidisce i contrasti e contribuisce a rendere armoniche le figure.

All’interno del Salone è stato anche realizzato un nuovo impianto audio che utilizza diffusori di tipo line-array – una colonna composta da un elevato numero di trasduttori capaci di focalizzare il suono sul fascio verticale – in grado di evitare quanto più possibile l’effetto rimbombo.

Un progetto totalmente fiorentino dunque che ha visto la sua inaugurazione ufficiale non a caso col concerto del Maestro Riccardo Muti col coro del Maggio Musicale il 30 Marzo scorso e che i fiorentini e i turisti potranno godersi a partire dal 2 Aprile, in occasione dell’apertura straordinaria gratuita della Domenica Metropolitana.