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“Nasciamo per vivere ma moriamo lavorando. Il lavoro è la nostra dignità”

Cercare lavoro è un lavoro, ma non disperate !

Per i giovani di oggi la ricerca del lavoro è diventata una vera e propria caccia al tesoro. Tra i numerosi sbocchi professionali la tendenza rimane sempre la solita spesso scegliendo professioni per eredità o per assenza di idee. Le frenetiche “corse al lavoro” caratterizzate da uno smodato uso del Curriculum Vitae e dall’ abuso di caselle di poste elettronica, come ci dimostra la crudele realtà spesso risultano deludenti e vani dispendi di energia e tempo.

Alla domanda “cosa vorresti fare da grande” ? Cosa rispondereste?

Personalmente mi sono sempre vista come una chirurga di fama internazionale, a capo di un reparto specializzato in chirurgia generale e, fortunatamente, la strada è una: si chiama università.

Per coloro che non hanno le possibilità o la voglia di affrontarla, come si presenta il mondo del lavoro? Sono certa del fatto che molte persone che escono dalle scuole superiori non hanno assolutamente le conoscenze necessarie per orientarsi nel crudele mondo del lavoro. Nascere e crescere con l’idee chiare sul nostro futuro, è cosa per pochi e sicuramente una cosa rara.

Internet e le “Job App”

La sensibilizzazione al lavoro per i giovani che non hanno i mezzi per studiare è sicuramente una delle necessità più prossime delle nostre scuole. Oggi giorno con i mezzi informatici trovare lavoro è più veloce, tra i numerosi metodi di ricerca possiamo trovare le app, che basano le ricerche sul proprio curriculum e sulla prossimità. Reinventare il lavoro o pensare fuori dagli schemi potrebbe essere la migliore alternativa, poiché scegliere lavori ordinari ormai è diventato un cliché legato alla moda, per esempio a Firenze sei ragazzi su dieci puntano all’ università di economia e management perché offre varie opportunità lavorative, o ancora università come giurisprudenza per diventare l’avvocato delle cause perse o il notaio delle mille firme. Se non volete rientrare nella categoria del triste lavoratore ordinario o del povero studente perso fra le mille facoltà, vi consiglio caldamente di aprire la mente ed inventarvi il vostro lavoro ideale.