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Idranti  anti-bivacchi, foto di rito, tagli del nastro, proclami e buffet al sottopasso… con il caldo Nardella perde la bussola mediatica e sbatte contro la rabbia dei cittadini.

Come il suo predecessore anche Dario Nardella ama la ribalta mediatica incarnando lo spirito di una politica vogliosa di apparire a tutti i costi senza mettere in conto qualche gaffe. In questi ultimi giorni l’aria respirata a Firenze è stata più pesante del solito e non solo per l’improvvisa ondata di calore estivo.  Questa settimana è stata breve grazie al ponte del 2 giugno ma piena di contenuti e… polemiche che hanno seguito passo passo l’amministrazione e le sue apparizioni mediatiche. Colpa delle opposizioni e dei normali giochi di ruolo nel palazzo ? Certo che no,  perché sono stati proprio i cittadini a mobilitarsi criticando il comune tramite i social con l’ironia tipica dei  fiorentini. La politica come reality non piace, la gente vuole vivere un miglioramento quotidiano che prescinda dal post su Facebook o dalla dichiarazione mediatica. Essere presenti sui media è importante ma è altrettanto importante evitare che le notizie in tono negativo abbiano un risalto maggiore rispetto a quelle di elogio. C’è qualcosa che non va nel modo di comunicare del comune.

Acqua e sapone non bastano

Turisti sulle gradinate, caos, sporco e l’UNESCO che minaccia. Gestire il flusso di turisti è difficile e non sempre si può fare affidamento al loro buonsenso. La situazione, infatti, è da molto tempo degenerata con picnic improvvisati e abusi di ogni tipo da parte di un’orda di gente legata al turismo mordi e fuggi che attraversa il centro come se fosse in una galleria commerciale. Far convivere tante realtà è difficile spiegare a tutti le regole di comportamento lo è ancora di più figurarsi se può bastare qualche rimprovero a coloro che si siedono sui gradini dei sagrati. Il fenomeno dilaga da molto tempo e l’amministrazione, non curandosi dei 30 gradi e del sole estivo, ha pensato di porre fine al problema di annaffiando le scalinate delle chiese. Acqua, sapone, sindaco e fotografi; sembrava un set fotografico per una nuova pubblicità di detergenti per la casa ma quello che stava avvenendo in piazza S.Croce era l’anteprima della misura che, nell’ottica del comune, dovrebbe evitare i bivacchi sulle gradinate.
Idea geniale ? Non proprio! Lo spettacolino è durato giusto il tempo di qualche foto e di qualche dichiarazione di rito poi, conclusosi il tutto, l’acqua ha iniziato ad evaporare lasciando spazio a piccoli gruppi in cerca di un momento di riposo sulle gradinate. Cosa è cambiato ? Per Firenze nulla ma in compenso chi si siede non avrà più la paura di sporcarsi i pantaloni; sempre che qualcuno non scivoli chiedendo pure i danni.

Al sottopasso come nel privé

C’è poco da essere soddisfatti se, digitando ” Nardella Strozzi” su Google, spuntano le immagini di un buffet anziché di un’inaugurazione. Ormai agli annunci, e le sfilate da” red carpet” che allontanano in modo irrimediabile l’immagine dell’amministrazione dai cittadini non si contano più. L’amministrazione comunale non ce la fa proprio a rimanere lontana dai riflettori ed allora, perché non organizzare un buffet in un luogo d’eccezione ? Nulla di strano se solo il luogo prescelto non fosse il sottopasso Strozzi. Doveva essere un’occasione di festa per i fiorentini, finalmente l’opera veniva consegnata alle “divinità del traffico cittadini” ma così non è stato o meglio non subito. L’entusiasmo per l’inaugurazione dell’opera è stata l’occasione per organizzare un rinfresco all’interno del sottopasso Strozzi, un ambiente non certo chic ma non si può certo dire  non originale. Peccato che questa idea votata alla convivialità ed all’autocelebrazione abbia causato non pochi disagi agli automobilisti. Un errore banale, a cui sono seguite le scuse, ma che poteva essere evitato proprio per rispettare i cittadini, danneggiati ed esclusi da qualcosa che in fondo gli appartiene.Di terrazze con vista ce ne sono tante, la situazione della viabilità non è eccellente, non si poteva evitare ?