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Una mostra sicuramente particolare si terrà alla Limonaia del Museo Stibbert, da venerdì 14 aprile a domenica 10 settembre 2017

Il protagonista infatti sarà Jeeg Robot, celebre cartone animato giapponese di metà anni ’70 (arrivato in Italia nel 1979). La mostra ripercorre la curiosa storia del cartone, ideato dall’industria dell’animazione con l’obiettivo di “rilanciare” la storica figura del samurai, ormai da tempo passata di moda. Proprio intorno a questa figura del samurai la mostra costruisce il suo percorso.

La storia di Jeeg Robot

Nello specifico, Jeeg Robot (nome completo Jeeg robot d’acciaio) ha rappresentato, e tuttora rappresenta, una pietra miliare dei cartoni che hanno segnato l’infanzia e l’adolescenza di una generazione, negli anni cui l’emittenza privata stava definitivamente consacrando la sua forza nei confronti del monopolio pubblico. Jeeg Robot nasce, come nella quasi totalità dei casi, da un manga (i nostri fumetti), scritto da Go Nagai e disegnato da Tatsuya Yasuda. Dopodiché arrivò l’anime (il nostro cartone animato), composto da 46 episodi da 22 minuti ciascuno. In Italia, come detto, ebbe molta fortuna, come dimostra il successo di altre serie simili come UFO Robot Goldrake e Mazinga.

Una mostra quindi che non racconta solo di un cartone o, come detto prima, della figura del samurai giapponese e delle sue sfaccettature. Una mostra che va sicuramente più a fondo, nel tessuto sociale italiano a cavallo degli anni ’70 e ’80, anni in cui il costume cambia così come cambiano le abitudini di consumo degli italiani e sopratutto di quella gioventù che rappresenterà il target (e la forza) principale delle nuove reti televisive private.