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In tempi in cui la Fiorentina scarseggia di grandi nomi che suscitano calore e passione nei cuori viola sembra giusto rimembrare chi invece il cuore lo ha fatto battere a 1000, il suo nome è Gabriel Omar Batistuta. Una leggenda e un nome che entusiasma ogni qual volta si senta pronunciare, anche se la piazza di Firenze osa e ha osato  chiamarlo Re Leone o Batigol , dove solo il ricordo dei cori a lui dedicati rievocano paicevoli momenti.

La Storia di Batistuta che lo ha legato, lo lega e lo legherà a Firenze e alla Fiorentina parte dall’ormai lontano 21 luglio 1991 dove la sua Argentina si aggiudica la Coppa America grazie anche a un suo goal. Monitorato da quella competizione e successivamnte fatto approdare a Firenze dalla dirigenza viola  rimarrà nel capoluogo toscano per 8 anni e si costruirà un etichetta indelebile sul cuore di ciscuno di noi. Con la maglia viola vincerà una coppa Italia e una supercoppa diventando il miglior marcatore della Fiorentina in Serie A con 151 goal e divenendo anche capitano della squadra. Le strade si separano nel 2000 col passaggio alla Roma dopo varie turbolenze con la società di allora.

Il legame di Batistuta e Firenze si sposano anche in onorificienze istituzionali con la consegna del Fiorino d’oro da parte del sindaco dell’epoca Mario Primicerio e  la cittadinanza onoraria ( il 3 ottobre 2016) di Firenze su proposta del sindaco Nardella e con voto favorevole del consiglio comunale.