fbpx

È Venerdì con Ligabue al Mandela Forum di Firenze| RECENSIONE E FOTO

La voce del cantante rock, Luciano Ligabue, è tornata in piena forma a risuonare al Mandela Forum dopo un periodo di pausa per problemi alle corde vocali. L’attesa ha saputo ben ripagare i suoi fan

Ligabue, con il suo Made in Italy Tour, ha trasmesso fin dall’inizio del concerto la sua grande emozione di voler ricominciare a cantare su quelle note rimaste interrotte. E per colmare la sua assenza forzata, regala in apertura del live e non solo, immagini inedite del film Made in Italy – omonimo titolo del suo ultimo album – girato in estate tra Correggio e Reggio Emilia. In un’atmosfera cinematografica ecco apparire sul maxi schermo i protagonisti del film tra cui Kasia Smutniak e Stefano Accorsi, nei panni di Riko alter ego di Ligabue, che irrompe sul palco, con un total look black ed occhiali da sole, sulle note di La vita facile, a cui segue Mi chiamano tutti Riko e, dopo un saluto alla città, È Venerdì, non mi rompete i coglioni.

L’atmosfera si accende…

In un connubio tra musica e cinema, il live avanza in un mix sapientemente equilibrato di nuovi e vecchi brani dai classici Ho messo via, L’odore del sesso,  Sogni di Rock’n’roll – eseguita dal Liga con la sola chitarra acustica– ai nuovi successi quali G come Giungla ed Ho fatto in tempo ad avere un futuro. La voce energica e instancabile del cantautore si unisce a quella dei presenti per cantare con grinta e gioia come due persone che finalmente si sono ritrovate. Un contatto cercato, voluto, desiderato e reso possibile anche dal palco a forma di T che gli ha permesso di avvicinarsi, salutare e stringere le mani dei presenti.

Il pubblico protagonista

Un momento particolarmente suggestivo è stato l’esecuzione di A modo tuo, brano dedicato alla figlia Linda. Ligabue, visibilmente emozionato, sul finire, riprende col suo telefono il pubblico. E le immagini vengono proiettate in tempo reale sul maxi schermo orizzontale!

Gli anni Novanta…

Non manca il grande momento acustico, definito dallo stesso Ligabue “un viaggio nel secolo scorso, nel paleolitico” quando “un giovane un ragazzo di provincia si avventurava su palchi così e così”. Ligabue seguito dalla sua band percorre la passarella e si avvicina ulteriormente agli spettatori, quasi ad abbracciarli, intonando Non è tempo per noi e Lambrusco e pop corn.

La grande festa

L’intenso gioco di luci esplode sugli evergreen del repertorio del cantante. I presenti si scatenano su Balliamo sul mondo, Tra palco e realtà e l’immancabile Certe Notti in cui la voce dei presenti sovrasta quelle del Liga.

Niente è stato lasciato al caso. Urlando contro il cielo conclude la serata. I fan non smettono di saltare ed intonare a gran coro la canzone. Ligabue profondamente commosso li ringrazia calorosamente per non averlo mai abbandonato, sostenendolo in ogni momento e non mancando mai di dimostrare la fiducia, l’affetto e l’entusiasmo. Per tutti è stata una festa. Solo nel gran finale i fan seppur carichi, hanno lasciato trasparire dalla loro voce e dai loro gesti la tristezza di separarsi dal ritrovato Ligabue.