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Serata anteprima di presentazione e concerto
gratuito dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Di seguito brevi schede di tutti gli spettacoli

Venerdì 6 ottobre 2017 – ore 21 – ingresso libero
Teatro delle Arti – via G. Matteotti 5/8 – Lastra a Signa (Firenze)
ORCHESTRA DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO
Direttore Federico Maria Sardelli
Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Carl Philipp Emanuel Bach,
Henri-Joseph Rigel, Federico II di Hohenzollern


Teatro delle Arti di Lastra a Signa presenta al pubblico la stagione 2017/2018 e lo fa con una serata a ingresso libero che venerdì 6 ottobre (ore 21) vedrà sul palco l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Federico Maria Sardelli.

In programma due Sinfonie di Wolfgang Amadeus Mozart, la n. 11 in re maggiore K 84/73q, composta intorno al 1770, e la Piccola sinfonia in Sol minore, caratteristica dello stile Sturm und Drang che precede il romanticismo tedesco. Seguono brani di compositori coevi, la Sinfonia in sol maggiore Wq 183 H666 di Carl Philipp Emanuel Bach, la Sinfonia n. 4 in do minore di Henri-Joseph Rigel e la Sinfonia in re maggiore per la serenata Il Re pastore di Federico II di Hohenzollern

Il concerto rientra nel progetto Maggio Metropolitano della Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, finanziato da Città Metropolitana di Firenze, in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Firenze dei Teatri.

Prima del concerto, Gianfranco Pedullà, direttore artistico del Teatro delle Arti, presenterà brevemente la stagione 2017/2018.

La stagione 2017/2018 del Teatro delle Arti
Ascanio Celestini, Tullio Solenghi, Oscar De Summa, Michele Sinisi, Ugo Dighero, la prima nazionale de “La scomparsa delle lucciole” e lo spettacolo Premio In-Box  2017 “Sempre Domenica”. Solo alcune proposte del Teatro delle Arti di Lastra a Signa, punto d’incontro tra prosa, danza, musica, cinema e occasioni formative.

Intitolata “Del sacro e del profano” sarà una stagione concentrata sulla narrazione delle nostre identità sia nei testi classici che in quelli contemporanei. Un gioco sospeso fra sacro e profano, tragico e comico, classici e contemporanei che si apre mar 7/11 con la prima nazionale de “La scomparsa delle lucciole”, terzo e ultimo episodio del progetto “Dopo Salò” a cura di Gianfranco Pedullà e Teatro Popolare d’Arte.
Segue una serie di straordinari testi classici come “Miseria e nobiltà” (ven 15/12) di Eduardo Scarpetta a cura della Compagnia Elsinor, “Mistero Buffo” (ven 24/11) di Dario Fo con Ugo Dighero, l”Albergo del libero scambio” (ven 26/1) di Feydeau messo in scena dalla Compagnia Il Mulino di Amleto.

E ancora, proposte di drammaturgia contemporanea come “Laika” di Ascanio Celestini (gio 18/1), “La cerimonia” (ven 16/3) di Oscar De Summa prodotto dal Teatro Metastasio di Prato, lo spettacolo “Sempre Domenica” (ven 16/2 – recentissimo vincitore del premio nazionale In-Box) ci offrono uno spaccato divertente e amaro sulla condizione giovanile odierna. Accanto alle altre sezioni del Teatro delle Arti (la rassegna di teatro contemporaneo Il Posto delle Arti, il progetto di danza contemporanea RESI_DANCE ideato dalla Compagnia Simona Bucci, il progetto S/P/READ – laboratorio di performance e poesia condotto da Rosaria Lorusso, i tanti progetti per le nuove generazioni) la stagione viene poi conclusa in aprile dalla presenza di Tullio Solenghi (ven 6/4) con una sua lettura contemporanea del “Decamerone”.  Chiude il cartellone un’altra prima nazionale del Teatro Popolare d’Arte, “Falstaff” (gio 19_dom 22/4) basato sul libretto dell’ultimo capolavoro di Giuseppe Verdi ispirato da Shakespeare.

Di seguito tutti gli appuntamenti

Martedì 7 novembre 2017 ore 21 – prima nazionale
repliche mercoledì 8, giovedì 9, sabato 11, lunedì 13 novembre ore 21
domenica  12 novembre ore 17
Compagnia Teatro Popolare d’Arte
LA SCOMPARSA DELLE LUCCIOLE
Terzo episodio della trilogia Dopo Salò
Testo di Gianfranco Pedullà in collaborazione con Manuela Critelli
Regia di Gianfranco Pedullà
Con Marco Natalucci, Rosanna Gentili, Gianfranco Quero, Roberto Caccavo, Gaia Nanni, Gianna Deidda, Matteo Zoppi, Fausto Berti
In coproduzione con la Compagnia Simona Bucci
La terza tappa della trilogia “Dopo Salò” – una sorta di biografia poetica dell’Italia dalla caduta del fascismo alla fine del Novecento dedicata a Pasolini – arriva dopo “Arcitaliani (2015) dedicato alla caduta di Mussolini e “Mille brividi d’amore” (2016) dedicato agli anni Sessanta. L’ultimo episodio – dedicato agli Settanta e agli anni Ottanta – prende spunto dal famoso intervento di Pasolini sulla scomparsa delle lucciole nel quale il grande poeta segnalava la fine di un mondo, un cambiamento epocale avvenuto nella Italia del dopo boom economico. Su questa metafora verranno attraversati scenicamente alcuni episodi salienti dei due decenni così tra loro diversi, ma dei quali è sicuramente figlia l’Italia di oggi.

Venerdì 24 novembre 2017 ore 21
Compagna Teatro dell’Archivolto
MISTERO BUFFO
di Dario Fo
con UGO DIGHERO
Ugo Dighero propone in teatro due grandi monologhi di Dario Fo rivisti nella sua chiave personale: “Il primo miracolo di Gesù bambino” e “La parpàja topola”. Tra i brani più noti del repertorio di Fo, uniscono un grande divertimento a un forte contenuto, il tutto condito con la leggerezza e la poesia tipici dell’autore italiano più rappresentato nel mondo. Il ritmo incalzante e l’interpretazione simultanea di tutti i personaggi delle due storie, consentono a Dighero di mettere in campo tutte le sue capacità attoriali dando vita ad una galoppata teatrale che lascia senza fiato.

Venerdì 1 dicembre 2017 ore 21
Ekodance International Project
LA BELLA… GISELLE – La parola alla danza
direzione artistica di Pompea Santoro
progetto Resi_Dance
Coreografia: Mats Ek, rimontata e curata da Pompea Santoro e Veli Peltokallio
Ideazione e regia: Pompea Santoro
Musica: Adolphe Charles Adam, Pyotr Ilyich Tchaikovsky
Costumi: Peder Freej
La necessità di portare in scena una danza rivolta al sociale ha spinto Pompea Santoro all’allestimento di questo spettacolo. Sono stati scelti due estratti da altrettanti capolavori del coreografo svedese Mats Ek, La Bella Addormentata e Giselle: in La Bella Addormentata, Mats Ek trasforma il sonno incantato della protagonista nell’oblio della tossicodipendenza; le quattro fate che crescono Aurora  ne diventano le infermiere e Carabosse, invece della malvagia strega, rappresenta il medico che la porterà nel mondo della droga al compimento dei sedici anni. Invece nella Giselle di Ek l’ambientazione diventa un manicomio, le anime delle Willy diventano giovani donne ferite, violate, brutalizzate, spezzate, depresse. Nell’estratto qui scelto saranno proposte due scene: quella iniziale, prima dell’ingresso di Giselle in manicomio, in cui il coreografo ha voluto sottolineare non solo la sua storia ma anche quella di donne che, come lei, sono state ferite profondamente da persone amate o da esperienze vissute, e la scena finale, dove queste donne accettano la loro condizione di dolore e sofferenza, con però un sguardo di speranza verso il futuro.

Venerdì 15 dicembre 2017 ore 21
Elsinor Centro di Produzione Teatrale
MISERIA e NOBILTÀ
Spettacolo finalista Premio Hystrio Twister 2016
Premio  Anct 2016
Regia Michele Sinisi
Dal testo di Eduardo Scarpetta
Scritto da Michele Sinisi con Francesco M. Asselta
Con Diletta Acquaviva, Stefano Braschi, Gianni D’addario, Gianluca delle Fontane, Giulia Eugeni, Francesca Gabucci, Ciro Masella, Stefania Medri Giuditta Mingucci, Donato Paternoster, Michele Sinisi
Uno spettacolo affascinante e appassionante che racconta, con una straordinaria squadra di undici attori, una storia tipicamente italiana diventata ormai un vero e proprio mito della modernità. E’ la storia di un povero squattrinato, Felice Sciosciammocca, che costretto a vivere di espedienti, dà vita a una fitta tessitura di trovate e di situazioni che rappresentano quanto di meglio la storia del teatro (in particolare quella napoletana) abbia prodotto nel tenere il pubblico inchiodato alla sedia. Miseria&Nobiltà del mestiere del vivere recitando.

Giovedì 18 gennaio 2018 ore 21
Compagnia Ascanio Celestini
LAIKA
Di e con ASCANIO CELESTINI
E con Gianluca Casadei alla fisarmonica e la voce fuori campo di Alba Rohrwacher
Un Gesù improbabile si confronta coi propri dubbi e le proprie paure. Vive chiuso in un appartamento di qualche periferia. Dalla sua finestra si vede il parcheggio di un supermercato e il barbone che di giorno chiede l’elemosina e di notte dorme tra i cartoni. Con la crisi delle ideologie nate dall’illuminismo e concretizzatesi soprattutto nel ‘900 anche le religioni (in quanto visioni totalizzanti e dunque ideologiche) hanno subito un contraccolpo. A distanza di un paio di millenni ci troviamo ora a rivivere le incertezze del cristianesimo delle origini, frutto dell’ebraismo e seme dell’islam. “Queste incertezze vorrei che passassero in maniera obbligatoriamente grottesca e ironica nel personaggio che porterò in scena: un povero Cristo che può agire nel mondo solo come essere umano tra gli esseri umani. Uno che sente la responsabilità, ma anche il peso di essere solo sul cuor della terra”.

Venerdì 26 gennaio 2018 ore 21
Compagnia Il Mulino di Amleto
L’ALBERGO DEL LIBERO SCAMBIO
Da Georges Feydeau versione di Davide Carnevali
Con Roberta Calia, Yuri D’Agostino, Elio D’Alessandro, Federico Manfredi,  Barbara Mazzi, Silvia Giulia Mendola, Raffaele Musella, Alba Maria Porto
Regia Marco Lorenzi
Musiche originali Elio D’Alessandro
Regista assistente Yuri D’Agostino
Con la collaborazione del Teatro Stabile di Torino
L’albergo del libero scambio è un vaudeville scritto da Gerorges Feydeau nel 1894 che si pone come specchio della società parigina di fine 800. Davide Carnevali riscrive l’opera di Feydeau con lo scopo di confezionare un nuovo testo che rivesta le stesse funzioni che l’originale aveva un secolo fa: un testo capace di innescare la miccia dello scandalo che aveva accompagnato i primi allestimenti, un testo in grado di mettere lo spettatore di fronte a se stesso. L’albergo del libero scambio mette in scena una borghesia ancora attuale che è caratterizzata dall’immobilismo, già presente nella drammaturgia di Feydeau dove i personaggi compiono peripezie gigantesche sulla scena per poi tornare al punto di partenza. Nella rilettura del Mulino di Amleto i caratteri di Feydeau hanno qualcosa di beckettiano a partire proprio da questa impossibilità di mutare la propria condizione: i personaggi non riescono ad uscire dalle convenzioni della propria condizione esistenziale.

Venerdì 9 febbraio 2018 ore 21
Grande serata di Carnevale
Compagnia I sacchi di sabbia e Massimiliano Civica
DIALOGHI DEGLI DEI
Con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Iliano, Giulia Solano
a seguire
FRATELLI MARELLI in concerto
60 anni fa nel blu dipinto di blu
Dialoghi degli dei celebra l’incontro tra Massimiliano Civica, regista noto per l’asciuttezza formale delle sue opere e I Sacchi di Sabbia, un gruppo toscano che ha fatto dell’ironia la sua peculiare cifra stilistica. Scritti da Luciano di Samosata nel II secolo dopo Cristo, questi Dialoghi si presentano come  una raccolta di gossip su vizi e trasgressioni degli abitanti dell’Olimpo: gli scontri “familiari” tra Zeus e Era, le continue lagnanze per le malefatte di Eros, i pettegolezzi tra Dioniso, Ermes ed Apollo…
Trio Vocale Doo Woop, Jazz, Rock&Swing, Surf, Twist… Chitarra, mandolino, violino, ukulele, contrabbasso e bombardino. Questi sono gli ingredienti della musica dei Fratelli Marelli. Il concerto spettacolo  “60 anni fa nel blu dipinto di blu” è dedicato alla storia e alla musica italiana degli anni della Dolce Vita nel periodo che va dal 1958 al 1968 Le musiche sono rivisitate in uno stile eccentrico con arrangiamenti originali ricchi di colpi di scena.

Venerdì 16 febbraio 2018 ore 21
Compagnia Controcanto
SEMPRE DOMENICA
Spettacolo vincitore Premio In-Box  2017
Drammaturgia Collettivo Controcanto
Ideazione e regia Clara Sancricca
Con Federico Cianciaruso, Fabio De Stefano, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero
Sul palco sei voci e un intrico di vite: al microscopio la trama sottile dei moti e dei vuoti dell’animo umano. Sempre domenica è un lavoro sul lavoro. È un lavoro sul tempo, l’energia e i sogni che il lavoro quotidianamente mangia, consuma, sottrae.
Sul palco sei attori su sei sedie, che tessono insieme una trama di storie, che aprono squarci di esistenze incrociate.
Sono vite a ancendate nei quotidiani a anni, vite che si arrovellano e intanto si consumano, che a tratti si ribellano eppure poi si arrendono, perché in questo carosello di moti e fallimenti è il lavoro a suonare la melodia più forte, quella dell’ineluttabile, dell’inevitabile, del così è sempre stato e del sempre così sarà.
Sempre domenica è un coro di anime, una sinfonia di destini.
Ma è – soprattutto – un canto d’amore per gli esseri umani, per il nostro starcene qui frementi eppure inchiodati, nell’immobilità di una condizione che una tenace ideologia ci fa credere da secoli non tanto la migliore, quanto l’unica – davvero? – possibile.

Venerdì  2 marzo 2018 ore 21
Balletto Lucano
ESILI
coreografie di Loredana Calabrese
progetto RESI_DANCE
Con Antonio Polito, Luana Filardi, Alexandr Vacca, Pasquale de Giacomo, Lucia Bruno, Andrea Modarelli, Agnese Trippa
“Esìli” o “Esili”è ispirato dall’esilio in Lucania di Carlo Levi, che ha raccontato la verità su una terra che vive tuttora, in silenzio, la leggerezza delle sue epoche storiche.
Il duplice significato della parola stessa vuole essere una celebrazione dell’isolamento che trae forza dalla leggerezza mentale: tutto può diventare creativamente  possibile,raggiungere forze e superare i limiti.

Venerdì 16 marzo 2018 ore 21
Teatro Metastasio
LA CERIMONIA
Testo e regia Oscar De Summa
Con Oscar De Summa, Vanessa Korn, Marco Manfredi, Marina Occhionero
Scene e costumi Lorenzo Banci
Cos’è che ci muove, che ci fa scegliere, che ci fa andare verso qualcosa o qualcuno, nonostante noi? Qual è quella cosa irrinunciabile della quale non possiamo fare a meno, al di là di tutto? Quella cosa che sottende alle nostre scelte? Quelle scelte che ci impongono un dire come: non potevo fare diversamente?
Edi è una ragazza normale, con una vita normale. Non fa niente di veramente sbagliato ma neanche niente che la identifichi con un primato. Ha una vita sociale sufficiente, un buon rendimento a scuola, nessuna brutta compagnia la induce a nessuna pericolosa esperienza. Galleggia dolcemente sulla superficie della vita. Al di là della normale confusione che può avere una ragazza ancora adolescente, non si sente attratta davvero da nessuna cosa, nessuna situazione, nessun vero desiderio. Avere tutte le possibilità corrisponde a non averne nessuna se non vi è una regola, un limite, un proibito che definisce il contorno della scoperta e del superamento, che sprigiona l’adrenalina proprio in questo superamento, che ci rivela nella ricerca, proprio perché ci obbliga ad andare oltre il conosciuto, e mettendoci in gioco ci rivela a noi stessi.


Venerdì 6 aprile 2018 ore 21
Teatro Pubblico Ligure
DECAMERON
Un racconto italiano in tempo di peste
Con TULLIO SOLENGHI
Progetto e regia Sergio Maifredi
in collaborazione con Gian Luca Favetto
consulente letterario Maurizio Fiorilla
direttore di produzione Lucia Lombardo
Tullio Solenghi restituisce la lingua originale di Giovanni Boccaccio rendendola accessibile e comprensibile come fosse la lingua di un testo contemporaneo. Uno spettacolo divertente e colto davvero per tutti. Tullio Solenghi affronta la lettura interpretata di sei tra le più note novelle.
Boccaccio ha il merito di aver elaborato il primo grande progetto narrativo della letteratura occidentale, inserendo i cento racconti in un libro organico capace di rappresentare, la varietà e complessità del mondo. A tutti è concessa una storia, dai re agli operai. Il nostro lavoro non è stato attualizzare Boccaccio, ma conservarne e curarne il suo essere contemporaneo. Quindi: non trasferirlo nel nostro tempo, ma mantenerlo contemporaneo a noi. L’essere contemporaneo ha bisogno della giusta distanza.

Giovedì 19 – domenica 22 aprile 2018  ore 21 – PRIMA NAZIONALE
Compagnia Teatro Popolare d’Arte
FALSTAFF
di Arrigo Boito e Giuseppe Verdi
Dalla commedia “Le allegre comari di Windsor” e altre opere di  W. Shakespeare.
Progetto di Gianfranco Pedullà
Con gli attori della Compagnia Teatro popolare d’arte
E la partecipazione straordinaria di Veio Torcigliani
Questa commedia shakespeariana si è incrociata quasi naturalmente con l’opera lirica “Falstaff” di Giuseppe Verdi, ultima creazione del compositore italiano. Il testo, per molte parti, è fondato sul libretto dell’opera verdiana scritto dal poeta  Arrigo Boito (di fatto una riduzione de “Le allegre comari di Windsor”). Ne è nato uno spettacolo teatrale molto musicale, pieno di ritmo e di coralità, un grande esercizio scenico per i nostri attori e – speriamo – una proposta molto divertente per i nostri spettatori. Il “bardo” guardava con ironia e affetto alle debolezze e alle ambizioni, alle improvvise ascese e rapide cadute degli uomini. Per questo la commedia shakespeariana non è mai gratuita, ma sempre piena di umanità, capace di narrare (con ironia e pietà) le vicende umane.

Inizio spettacoli ore 21

Aperitivo teatrale
Dalle ore 20 buffet + drink 6 euro (si consiglia la prenotazione entro il giovedì antecedente lo spettacolo)

BIGLIETTI (in vendita dal 20 ottobre)
Intero 15 euro
Ridotto 13 euro per over 65, under 26, soci Coop, soci BCC, soci Biblioteca Comunale e Amici del Museo Caruso
Ridotto 10 euro fino a 21 anni

ABBONAMENTI (sottoscrizione abbonamenti fino al 19 ottobre)
MASTER 12 spettacoli intero 140 euro; ridotto 130 euro
LIGHT 5 spettacoli – 2 definiti (La scomparsa delle lucciole e Sempre domenica) + 3 a scelta –  60  euro

ABBONAMENTI UNDER 26
MASTER 12 spettacoli 100 euro
LIGHT 6 spettacoli – 2 definiti (La scomparsa delle lucciole e Sempre domenica ) + 4 a scelta – 50 euro