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Alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella e del Presidente di Publiacqua Filippo Vannoni è stato riaperto lo storico fontanello di via dell’Agnolo, nel cuore di Firenze. Rinnovato sia nella struttura esterna che nei meccanismi interni, il fontanello è tornato a disposizione di cittadini e turisti poche ore prima di Natale, come fosse un vero e proprio regalo.

Quello di via dell’Agnolo fu uno dei primi fontanelli installati da Publiacqua, ben undici anni fa. Questa la dichiarazione del sindaco Nardella: “Poterlo riaprire, dopo un importante intervento di rinnovamento, testimonia il successo di questa iniziativa grazie alla quale i cittadini possono contare su acqua di alta qualità totalmente gratuita e che rappresenta al tempo stesso anche modo concreto per rispettare l’ambiente e risparmiare le risorse”.

Successivamente, il Presidente di Publiacqua Vannoni: “La riapertura di questo fontanello ha un valore enorme perché rappresenta al meglio un servizio come quello di portare l’acqua nelle case in tutti i luoghi della città. Questo fontanello è uno dei primi installati in città ed il suo successo ha contribuito non poco alla diffusione dei fontanelli successivi. Questo di via dell’Agnolo, inoltre, è, assieme a quello incastonato nelle mura di Palazzo Vecchio, un fontanello particolare perché si colloca in pieno centro della città garantendo ristoro non solo ai cittadini ma anche ai tanti turisti che la visitano in ogni mese dell’anno. In questo senso questi fontanelli rappresentano quindi anche segni tangibili di accoglienza per chi viene da lontano e che, magari, si trattiene a Firenze solo per pochi giorni”.

La mattina della riapertura nel giardino che ospita il fontanello erano presenti anche molti cittadini. Infatti dal 2006 questo fontanello ha rappresentato anche un importante luogo di socializzazione e aggregazione. Grazie a Publiacqua e ai fontanelli installati, dal 2011 sono ben 350 i milioni di litri d’acqua erogati, garantendo un risparmio di 230 milioni di bottiglie di plastica consistente in 80 milioni di euro risparmiati dalle famiglie fiorentine, pratesi, pistoiesi e aretine.