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Il cantante toscano Yaser, già voce solista della Tribute Band, The Killer Queen, era stato selezionato per l’edizione 2017/2018 del Talent di Canale Cinque, Amici di e con Maria De Filippi. Pe questa occasione lo abbiamo incontrato, in una delle aule della Scuola Atheneum Musicale di Firenze presso la struttura New Staz, dove lui tra l’altro è un insegnante.

Credits by Angela Pensabene

Allora Yaser, con te mi piacerebbe parlare della tua esperienza ad Amici, la cosa più bella che porterai sempre con te di questo talent e se c’è qualcosa che non faresti tornando indietro, dato che ti era stato fatto notare che in alcuni momenti non avresti dato emozioni.

Allora, partendo dalla questione circa la mia esperienza, la reputo molto positiva. Una delle cose che non è visibile per coloro che guardano il programma da casa, è che noi ragazzi, negli studi di Amici, passiamo tante ore tutti i giorni a studiare e lavorare, per cui non si vede questo grande lavoro che c’è dietro per prepararsi, così come gli insegnanti che lavorano dietro le quinte. Anche al di fuori del day time, esistono vari momenti di lavoro, infatti noi stavamo sotto le telecamere all’incirca dieci ore lì a studiare. Il lavoro era assolutamente quotidiano. C’è da dire che ci sono degli insegnanti che lavorano come già dicevo, dietro le quinte, come Pino Perris, Stefano Di Donato e Raffaella Misiti e devo dire che sono degli insegnanti eccezionali e l’effettivo lavoro che c’è in questa scuola, purtroppo è la cosa che non si vede che fa crescere tanto. Io sono arrivato mettendomi in gioco, nonostante io studiassi da tanti anni e da qualche anno insegno, per cui non sono alle prime armi, sia da un punto di vista di tecnica e di esperienze musicali. Ad Amici ci sono andato per mettermi in gioco e trovato degli insegnanti che mi hanno saputo dare tanto.

Di questo tanto di cui parli e che ti porti dietro, quale esperienza ha lasciato un segno nella tua vita?

Ovviamente il rapporto con gli altri ragazzi, con alcuni era migliore con altri meno, come capita in qualunque contesto. Ci sono delle persone che effettivamente considero amici con cui continuerò ad avere rapporti. A parte questo la cosa a cui tengo molto è quella di sottolineare che dietro le telecamere, Amici è realmente una scuola, dove si impara e si lavora. E solo un peccato che questa cosa non si veda molto. Certamente questa esperienza mi ha dato molti insegnamenti.

Nella mia vita ho cantato di tutto, dal rock al jazz e raramente qualche aria di musica lirica. Ma per quelle che sono le mie caratteristiche, durante gli spettacoli che ho fatto in questi anni mi sono trovato a cantare in inglese, per cui per scelta avevo accantonato il cantautorato e il cantare in italiano, che con gli insegnanti di Amici ho affrontato molto, durante la mia permanenza. E ho potuto approfondire un genere a cui non sono abituato.

Credits by Angela Pensabene

Quale canzone italiana, oltre a Salirò, che hai presentato ai casting, hai apprezzato durante questo periodo di lavoro e che ti è piaciuto interpretare?

Durante lo studio ad Amici, ho apprezzato moltissimo la canzone Apriti cuore di Lucio Dalla, che ho potuto studiare e che me l’ha fatta amare particolarmente, che mi ha emozionato tantissimo dal primo ascolto ed è un brano che mi ha permesso di studiare e lavorare su un tipo di genere che non ero abituato a proporre. Un altro brano è stato Meraviglioso, nella versione dei Negramaro.

Dunque, parlando di emozioni, mi ricordo che Di Francesco, più di una volta ti ha detto che non riuscivi ad emozionare il pubblico. Come la vedi questa cosa ora che sei uscito dalla scuola e come la vivevi quando eri lì.

Io penso che sul momento sono critiche che ti colpiscono e non sono cose che uno accetta volentieri di sentirsi dire. Poi bisogna anche comprendere quale sia la strategia di comunicazione che ha una persona come Di Francesco, lui è sempre duro ed esagera sempre un poco ad esprimere certi concetti. Ma il fine ultimo di queste critiche è quello di tirare fuori, ancora di più che un artista ha da dare.

Credits by Angela Pensabene

Comunque posso dire che chiunque mi abbia sentito cantare dal vivo o in trasmissione, ha ascoltato che il mio canto non è un canto che non emoziona. Io non credo di non emozionare, perché chi canta già si emoziona e comunque non dovrei essere io a dirlo. Non credo di essere un cantante freddo ovviamente si può sempre fare di più. Credo che riguardo all’interpretazione e all’espressività si può sempre fare di più e meglio, soprattutto su brani che on sono il mio pane quotidiano.

E poi il fattore emozione, è molto soggettivo.

Ecco, avesi avuto la possibilità di fare un duetto, dato che purtroppo non parteciperai al serale, occasione in cui i ragazzi cantano con grandi nomi del panorama musicale anche internazionale, ricordiamo Anastacia, tu con quale artista ti sarebbe piaciuto cimentarti, se avessi avuto la possibilità?

La prima persona che mi viene in mente è Elisa, un’artista che ho sempre apprezzato e seguito e per la quale ho una grande stima.

Yaser, è innegabile che Amici ti ha regalato un po’ di notorietà, questo ovviamente fa piacere. Per cui dicci un po’ il rapporto che hai col pubblico adesso, come lo vivi e cosa ti scrive la gente e quali sono i tuoi progetti futuri.

Chi mi ha visto in trasmissione mi ha sempre sostenuto positivamente anche quando sono poi uscito dalla stessa. Per me è stata una vetrina molto importante e un’occasione per farmi conoscere. Io avevo già una cerchia ristretta di fans che mi ero guadagnato cantando in giro con i Killer Queen tributo ufficiale italiano ai Queen. Per cui avevo già qualcuno che mi seguiva, ma la trasmissione Amici di Maria De Filippi, ti dà la possibilità di farti arrivare a varie generazioni. Diciamo che il lavoro che facevo prima e che adesso vedremo in che modalità si svilupperà, è quello di insegnante presso la scuola di musica Atheneum Musicale, che si trova in Via Attavante 5, nella struttura New Staz, dove prima ero entrato come allievo.

Io sto già lavorando a nuovi brani e sto cercando delle collaborazioni per portare avanti il mio progetto di musica originale. Mi sono arrivate delle proposte, ma diciamo che non mi sto legando a nessuno, però c’è già in ballo qualcosa e a breve dovrebbe uscire un brano scritto da me.

Lo rifaresti un altro Talent?

Sì, se ci fosse la possibilità lo rifarei assolutamente, potrei rifare anche Amici. Se ce n’è sarà la possibilità, ovviamente quello che non è chiaro a chi non è nel settore è che non è facile entrare in questi programmi, non è una cosa che puoi decidere così, ma personalmente ritenterei, non escludo questa possibilità. Vedremo le cose come si evolvono nel corso dei mesi.

 

Credits by Angela Pensabene

 LA FOTO IN PREVIEW ALL’ARTICOLO (IN HOMEPAGE) E’ DI ANGELA PENSABENE