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Firenze è la città fondata sulla polemica, ma è pur vero che la trasformazione per quanto riguarda il trasporto pubblico locale è veramente importante. I progressi della costruzione delle due linee della tramvia stanno generando dubbi, perplessità e anche sdegno. Una volta terminati i lavori, però, questo mezzo di trasporto saprà cambiare idea ai fiorentini?

Sono tante le polemiche che sono nate e che stanno nascendo intorno alle due nuove linee della tramvia, la 2 e la 3.
Prima è sorto il problema della curva che la tramvia dovrebbe affrontare in piazza Dalmazia, ritenuta troppo pericolosa per la sua vicinanza al marciapiede. Successivamente le perplessità sono montate per la riduzione delle corsie di marcia e quindi la preoccupazione, in caso di incidente o di mezzi in doppia fila, di una paralisi totale del traffico. In seguito, al centro dell’occhio del ciclone sono finite le ringhiere poste a separare i binari dai marciapiedi in alcuni tratti della nuova linea ed infine, i pali di piazza Stazione, che deturperebbero la vista della chiesa di Santa Maria Novella.  Lo sdegno dei fiorentini è stato anche accentuato dai ritardi accumulati nei lavori ed inoltre metri di binari completamente da rifare in zona Fortezza da Basso.

La domanda che ognuno si pone è: saranno ripagati tutti i sacrifici che i fiorentini stanno affrontando una volta che la tramvia sarà in funzione, oppure sarà un ennesimo, doloroso e costoso buco nell’acqua?

Se guardiamo, però, ai sondaggi di gradimento svolti fino ad oggi dal gestore della tramvia, l’utenza si è detta soddisfatta del servizio (almeno l’87% percento degli intervistati giudica positivamente l’opera) e identifica come suo punto di forza la regolarità, cosa che purtroppo non viene riscontrata nel servizio di trasporto pubblico su gomma.

Guardando quindi alla linea 1, che collega Scandicci con la stazione di Santa Maria Novella, si può dire che questo mezzo sia un successo e probabilmente lo saranno anche le altre due linee. Quello che però adesso si chiede all’amministrazione è la massima attenzione nel ricalibrare tutto il servizio su gomma, a ripensare a tutto l’indotto collegato alla tramvia. Se questa progettazione sarà fatta in modo ottimale, la tramvia sarà un successo e tutto il quadrante nord ovest di Firenze ne risentirà in positivo.

A quel punto, perché non pensare di mettere in cantiere anche la linea che metterà in collegamento la stazione con il quadrante sud est di Firenze?