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Ogni piccolo o grande evento che si svolge a Firenze rispolvera la viscerale divisione che affligge i cittadini del capoluogo. Come al tempo dei guelfi e dei ghibellini, i fiorentini si spaccano sempre in due, sempre pronti a sostenere o a contrastare un determinato avvenimento. Così è avvenuto anche per Six Underground, film che stanno girando in parte anche nelle strade del nostro centro storico.

Six Underground il film girato a Firenze prodotto per Netflix

Ieri, in tarda mattinata, mi sono trovato a camminare per piazza Santissima Annunziata, chiusa al traffico dalla Polizia Municipale. Si stavano apprestando a girare le nuove scene per il film prodotto da Netflix, firmato Michael Bay, Six Underground. Macchine da presa, gru, stuntman, comparse, tecnici e tante altre persone affollavano la piazza mentre la security teneva lontano i curiosi, i turisti e i non addetti ai lavori.

Come piazza Santissima Annunziata, tante altre parti del centro storico sono state e saranno blindate in questo ultimo periodo per poter permettere di girare questa pellicola. Di conseguenza vi sono state delle restrizioni al traffico privato e pubblico. In alcune strade, non si poteva, non si può e non si potrà assolutamente parcheggiare. L’utilizzo degli elicotteri, a bassa quota e alle ore più disparate ha infastidito i residenti. Inevitabili alcuni disagi che non hanno lasciato del tutto indifferenti alcuni fiorentini e che potevano essere ben descritti da una frase sibillina di una passante, furibonda, che ho incrociato sul mio cammino: “Tutto questa confusione per un film! Ma è possibile?”.

A Firenze è polemica: “Tutto questa confusione per un film! Ma è possibile?”

Lo sdegno e l’insofferenza si possono percepire tutt’ora non solo dal vivo ma anche navigando sulle varie pagine Facebook che riguardano Firenze. Come sempre e come da tradizione gli abitanti del capoluogo si spaccano tra favorevoli e contrari, tra guelfi e ghibellini.

Firenze, si sa è famosa nel mondo, non ha bisogno di spot per attirare visitatori da ogni continente. La folla di turisti che percorre le strade del centro storico ogni giorno è addirittura così ingente che crea in effetti qualche problema ai residenti e ai commercianti. La possibilità, però, di mettere in mostra la nostra stupenda città in un film, come quello diretto da uno dei migliori registi in circolazione come Michael Bay, deve essere visto come motivo di orgoglio per i fiorentini.

Non dobbiamo dimenticarci che girare un film porta un buon ritorno economico per la comunità che ospita una casa di produzione cinematografica grazie a tutte le attività correlate.

La produzione di Six Undergroud stima in 90 milioni l’indotto che genererà la registrazione di questa pellicola.

 

Possiamo discutere sui cinquecento mila euro dati al Comune per poter girare il film? Può darsi, come sostengono i critici, che siano pochi. La verità è che ospitare questi eventi porta più vantaggi che svantaggi e concede a Firenze di aprirsi al mondo e di diventare una città sempre più attrattiva e competitiva. Chiudersi su se stessi, guardando al passato, non ci aiuterà a trovare gli antichi fasti tanto celebrati malinconicamente.