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Se siete donne intraprendenti e cosmopolite sempre alla ricerca dell’accessorio giusto che possa rende visibile il vostro carattere, forse dovreste conoscere (se non lo conoscete già) Petrucci… ecco qui l’intervista!

1. Petrucci è un mix tra Brasile e Italia. Qual è il tocco brasiliano e quale quello italiano?

Sono nato in Brasile ma ho  origini italiane. Fin da piccolo ho sempre trascorso le vacanze in Italia considerandola la mia seconda casa.

Laureato in Design del Prodotto in Brasile ho proseguito gli studi a Londra per specializzarmi nel settore moda all’ University of the Arts London.

Alla fine del mio percorso ho deciso di rientrare in Brasile per lavorare nella azienda di famiglia, Mara Mac noto brand di lusso, dove per quattro anni ho disegnato e prodotto la linea di borse.

Questo periodo mi ha dato la possibilità di lavorare in ogni passaggio della realizzazione del prodotto, partendo dallo sketch iniziale fino alla vendita della collezione, lavorando nel tempo sia con diverse aziende sia con diversi tipi di pellame.

Durante questo periodo ho frequentato il master di marketing dello IED di Rio, ed è stato proprio durante il progetto finale che ho deciso di unire il design giovane e fresco brasiliano alla manifattura italiana, utilizzando il salmone e il pirarucu (pesce originario dell Amazzonia), estendendo quindi la mia ricerca a pellami ancora poco conosciuti ma pregiati e dal forte impatto visivo.

Alla fine del 2017  ho deciso di trasferirmi definitivamente a Firenze dove nasce il marchio Petrucci.

2. Fino a quando rimarrà aperto il vostro Pop Up Store? E perché avete scelto proprio Firenze?

Il Pop Up rimarrà aperto per tutta la stagione invernale.

Firenze è stata scelta perché è la terra dell’arte e della pelletteria. Petrucci è nata con l’idea di unire il nuovo con il tradizionale, per questo ho voluto realizzare un design  pulito, minimalista, che comunque viene realizzato da chi sa fare meglio e lo fa da generazioni.

Le borse vengono prodotte dalle stesse mani che lavorano per Cartier, Salvatore Ferragamo, Prada e altri marchi di lusso.

3. Che donna è la donna che indossa una borsa Petrucci?

La donna che indossa Petrucci è prima di tutto intraprendente e cosmopolita, una donna amante del design, indipendente, attenta sia alla qualità che alla versatilità del prodotto. Insomma è  una donna di cui si innamora.

4. Qual è la parte più bella e soddisfacente del lavoro di designer?

La parte più bella è quando il prodotto nasce. Dopo mesi di ideazione, cambiamenti, idee che vano e vengono, vedere il prodotto realizzato è molto soddisfacente. All’inizio è un processo esclusivamente solitario, ma durante lo sviluppo e la realizzazione mi piace molto ascoltare le opinioni degli altri, le loro visioni sulle mie idee. Dopo questo ovviamente è stimolante vedere che il tuo lavoro viene apprezzato dal pubblico.

5. Dopo le borse, avete intenzione in futuro di espandere il product range?

Si! sono una persona in continuo movimento! Sto già disegnando la nuova collezione e ho l’intenzione di aggiungere una capsule collection di gioielli, per legarmi ancora di più alla tradizione fiorentina.

E in un futuro prossimo estendere il marchio Petrucci  anche all’abbigliamento.

6. Cosa si prova a vedere per strada una donna che indossa una vostra borsa?

Mi piace molto pensare ai miei prodotti che interagiscono con la  vita delle persone. Quando vedo una persona che indossa Petrucci, immagino come è la sua vita, quali sono i suoi hobby e  di come l’universo Petrucci ne sia diventato parte, perchè io non le considero solo borse ma una parte della storia di quella persona.

Se non fosse per la mia timidezza, ogni volta che incontro qualcuno che indossa una mia borsa, mi piacerebbe fermarmi e  conoscerla.