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Articolo estratto da TaxiNews (edizione Aprile 2019): rivista cartacea a distribuzione gratuita su tutti i Taxi di Firenze. Fai una corsa in Taxi per vedere la rivista nella sua versione originale

A Firenze non è Pasqua senza lo Scoppio del Carro: una tradizione densa di significati, imperdibile per visitatori e fiorentini. La mattina di Pasqua, il Brindellone partirà dal suo deposito di via il Prato 48, per raggiungere, trainato dai suoi buoi, il Duomo intorno alle 11. Come sempre, sarà scortato  dai  figuranti in costume: alabardieri, balestrieri, fanti, sbandieratori, musici. Vestono abiti in panno di lana, ricreati dagli affreschi cinquecenteschi: il Corteo storico della Repubblica Fiorentina rievoca le armate della prima metà del Cinquecento.

Per lo Scoppio del Carro, come per altre feste tradizionali, ha una formazione ridotta. Infatti, sfila al gran completo, con cinquecentocinquanta figuranti, solo in occasione del Calcio storico.  Durante la messa, un razzo a forma di colomba, sfreccerà dall’Altare Maggiore per finire sul carro dando inizio all’esplosione dei fuochi artificiali.

Una tradizione, ricca di aneddoti, che affonda le sue radici tanti anni fa. La storia racconta di un giovane fiorentino di nome Pazzino, membro della nobile famiglia Pazzi, che nella Prima Crociata della Guerra Santa del 1099, dimostrò di avere un gran coraggio (fu il primo a scalare il muro di Gerusalemme e ad innalzare il vessillo cristiano) tanto da ricevere in dono 3 pietre focaie provenienti dal Sacro Sepolcro. Le pietre che Pazzino portò con sé alla fine della crociata, rappresentano un tesoro religioso molto importante per Firenze, vengono custodite nella Chiesa di SS. Apostoli.

La cerimonia a cui potete assistere oggi, ripercorre più o meno gli stessi rituali. Si comincia verso le 10 del mattino, un prete strofina le tre pietre focaie di Pazzino le cui scintille accendono la candela di Pasqua che, a sua volta, viene utilizzata per dar fuoco ai carboni che si trovano in un contenitore sul Carro.  Lo scoppio del carro è previsto intorno alle 11, quando la colombina parte dal centro di Santa Maria del Fiore e raggiunge il Brindellone per innescare lo spettacolo pirotecnico. Poi la colombina torna indietro. Un volo senza “intoppi” ha un significato ben preciso per tutta la città: un anno propizio e senza guai.