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L’album, prodotto dalla stessa Maryanna (FaMa Music International) e distribuito da Wondermark Advertising e The Orchard Music Distribution, è composto da sette brani: quattro inediti e tre cover, “A night in Tunisia”, Round midnight” e “Crystal silence”, riadattate ed arrangiate da lei. Il primo inedito è “Tresi song”, una canzone che nasce da una storia realmente accaduta, un brano sarcastico dedicato ad una donna che utilizza la propria avvenenza per sedurre, manipolare e arrivare a scopi prefissati, non curandosi dei sentimenti degli altri.

Oltre 30 mila visualizzazioni

Da questo brano è stato estrapolato il primo video, con oltre 30 mila visualizzazioni. La seconda traccia è “Rebirth”un titolo che evoca la rinascita, il cambiamento di stile, la rivincita di Maryanna, “una sorta di vendetta verso chi mi ha remato contro, soprattutto in ambito jazzistico”. “I challenge you” è un brano che narra della sfida di un amore, con un testo tra il sarcastico e il poetico-retorico. La quarta canzone, dal titolo “Love dreamer”, racconta il sogno d’amore e la delusione per averlo perso. Delusione perché era un amore superficiale, che si concedeva solo per soldi, fama e ascesa sociale; una metafora dell’amore poco profondo e materiale esistente al giorno d’oggi. Il disco fisico verrà venduto in Europa su Amazon completo con le cover, mentre il disco in digitale verrà venduto in tutto il mondo in formato Ep esclusivamente con gli inediti.

INTERVISTA MARYANNA PHASONE

Carissima Maryanna, come mai ha inglesizzato il tuo nome? Per essere più internazionale e meno italiana?

Ho inglesizzato il mio nome, perché avendo a che fare musicalmente più con stranieri che con italiani, non riuscivano a pronunciarlo bene.  In pratica, mi hanno sempre chiamata  Maryanna Phasone, che in più suona meglio di Marianna Fasone. Non c’entra nulla il sentirsi più internazionale o meno italiana, anche se in tutta sincerità, devo dire che la mia patria è deludente e carente sotto tanti punti di vista.

Il tuo nuovo album vuole “rompere” la tradizione e dare vita al jazz, genere forse poco apprezzato in Italia?

Non è mai stata mia intenzione “ rompere” la tradizione del jazz. Nel mio disco, c’è molto della tradizione jazzistica, anche se ho voluto renderla meno pesante e più “ digeribile”,  alla fetta di pubblico, che non ama particolarmente il genere jazz tradizionale.  Il mio classjazzpo è un tipo di jazz sperimentale che comprende la musica classica orchestrale, il jazz tradizionale ed il pop. E’ molto fresco, vintage ma anche moderno. Diciamo che ho voluto dare un restauro al reperto archeologico … Ah ah ah! Comunque sia, il jazz è abbastanza seguito da un certo tipo di pubblico. Io ho voluto oltrepassare queste barriere.

Perché un album composto sia da inediti che da cover? Come le hai scelte le canzoni di altri artisti?

Nei dischi, ho sempre inserito solo miei inediti, ma questa volta, ho voluto sperimentare i miei arrangiamenti, anche in alcune cover della tradizione jazzistica. Ho voluto dimostrare, di saper essere all’altezza, di alcuni difficili standard jazz, considerati delle perle dell’espressione jazzistica dei tempi d’oro. Per ogni jazzista, gli standard sono reliquie, e dato che alcuni di loro, non mi consideravano all’altezza del sacro jazz, mi sono cimentata in tre brani parecchio complessi nel cantato e armonicamente parlando. Ho arrangiato tutto a mio gusto personale, trasformando le cover, in reinterpretazioni-rielaborazioni, tanto che ho dovuto chiedere i permessi per poterle utilizzare, agli aventi diritto in America, che fortunatamente hanno apprezzato.

Il jazz è sinonimo anche di improvvisazione: nella vita quanto bisogna sapere improvvisare?

Prima di poter improvvisare con il jazz,  bisogna avere delle basi musicali solide ed una profonda conoscenza della composizione, dell’arrangiamento, dell’orchestrazione ecc … Che solo anni di studi ti possono dare. Una volta acquisite tali conoscenze, ci si può cimentare nell’improvvisazione. L’improvvisazione dei “ vecchi “ grandi artisti del jazz, spesso era naturale, ed avveniva senza dei particolari studi di fondo. Ma sto parlando di genio assoluto e di afro-americani, le cui doti canore e musicali, erano insite nel dna, una rarità. Che dire per quanto riguarda l’improvvisazione nella vita … Oggi giorno, sembra che lo studio, il sacrificio, la conoscenza, etc. siano resi vani dalla troppa improvvisazione perpetrata in vari campi. Comunque sia, il saper improvvisare nei momenti cruciali della vita, può salvarti da diverse situazioni spiacevoli, ed aiutarti in altre. 

Perché non porti un po’ del tuo ritmo e della tua energia a Firenze?

Spero di essere presto ospite di Firenze. Mi farebbe piacere.

Maryanna Phasone ” Rebirth ” Official Video