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Firenze nell’occhio del ciclone. A causa di quello che sembra un attentato terroristico ad opera di anarchici avvenuto nel capoluogo, la rete ferroviaria che collega tutto lo stivale è stata completamente paralizzata.

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Firenze ancora al centro della cronaca nazionale ma questa volta per un presunto attentato da parte di anarchici. Alle 5 della mattina, nei pressi della stazione di Rovezzano, sono andati bruciati fili di una centralina elettrica e sono state danneggiate infrastrutture chiave per la trasmissione dati. Questa manomissione ha comportato ritardi di svariate ore per molti treni e la cancellazione di tanti altri convogli ferroviari. L’Italia è stata completamente paralizzata.

Si indaga per attentato alla sicurezza dei trasporti, il dito è puntato contro un gruppo di anarchici che avrebbero anche rivendicato il gesto sul sito online Finimondo.org. Nel pomeriggio anche il ministro dell’interno Salvini ha voluto fare un sopralluogo per farsi un’idea dei fatti grazie anche all’aiuto dei tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, che hanno lavorato alacremente per poter ripristinare il prima possibile il servizio.

La piccola stazione di Rovezzano sembra non godere della massima sicurezza

Altri piccoli fatti erano accaduti nei dintorni e già più di una volta, è stato raccontato da alcuni residenti, le Forze dell’Ordine erano dovute intervenire per sgombrare piccoli accampamenti abusivi sorti nei pressi dei binari. Nonostante questo e nonostante la presenza di strumentazioni delicate per la circolazione dei treni, soprattutto quelli dell’Alta Velocità, non sono state prese, almeno all’apparenza, contromisure efficaci. Si può notare infatti, entrando alla stazione di Rovezzano, come la centralina poteva essere facilmente raggiunta senza troppi sforzi, scendendo dalla banchina del binario 4.

Coloro che si sono macchiati di questo reato nella speranza di colpire “le autorità” hanno però, con la loro scelleratezza, inflitto una giornata da incubo a semplici cittadini, vacanzieri, lavoratori, studenti, che, per necessità, si dovevano spostare con un mezzo eccezionale quale il treno. Non solo, quindi, hanno fallito nel loro intento ma hanno ottenuto il risultato di farsi odiare da tutti i semplici cittadini italiani che non aspetteranno altro di vederli in un’aula di tribunale.

Un’autentica Waterloo.