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Vaccinazioni pediatriche: raggiunta “l’immunità di gregge” in molti territori dell’Azienda Usl. Dalla Asl l’invito a regolarizzarsi

Nell’ultimo anno i dati sulle vaccinazioni in età pediatrica mostrano un trend di crescita (relativa ai bambini nati nel 2016), da interpretare come un segnale di una ripresa dopo alcuni anni di coperture in diminuzione.

Per alcuni vaccini e in alcune aree territoriali è stato raggiunto il 95% della copertura, considerata quale soglia minima per la cosiddetta “immunità di gregge”.

Tuttavia ad oggi, secondo quanto riscontrato dall’area Igiene e Sanità Pubblica della Asl Toscana centro diretta da Giorgio Garofalo , oltre 700 bambini nati nel 2014, 2015, 2016 e 2017, quindi in età di possibile frequenza in asilo nido e scuola dell’infanzia e residenti nel territorio dell’area fiorentina, quello della ex Asl 10, risultano non ancora vaccinati per prevenire alcune malattie infettive, tra le quali: tetano, poliomielite, morbillo ed epatite B. Per quest’ultima la Asl ricorda che la vaccinazione di massa contro l’epatite sta permettendo di sconfiggere il carcinoma epatico, nella stragrande maggioranza secondario ad infezione da virus dell’epatite B.

Le mancate vaccinazioni (evidenziate dall’anagrafica regionale) possono essere riconducibili a varie cause e, tra queste , oltre al rifiuto della vaccinazione nella maggioranza dei casi (espressa con formale dissenso o non presentandosi agli appuntamenti), la difficoltà nel monitoraggio dei bambini che non risultano vaccinati per scarsità di informazioni o incompleta registrazione dei dati vaccinali, oppure per problematiche legate al passaggio informatico dei dati anagrafici tra un sistema informatico e l’altro per quelle effettuate in altre Aziende Sanitarie extra regione.

L’azienda Asl Toscana centro ricorda che la vaccinazione è un atto di prevenzione ed invita a mettersi in regola, condizione in ogni caso necessaria ai fini dell’iscrizione e della frequenza scolastica.