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Abbattimento di 123 piante alla pioppetta del galluzzo. Forza Italia: “Presentiamo un’interrogazione urgente”

Sembra che i fiorentini siano affezionatissimi a ogni singolo albero della tramvia. Ogni volta che l’amministrazione dispone l’abbattimento di qualche albero si trova a dover fronteggiare una durissima preoccupazione da parte dei cittadini. Il mese scorso qualcuno arrivò addirittura ad incatenarsi per impedire che gli operai tagliassero gli alberi.

Ieri l’amministrazione ha annunciato il via all’intervento presso la pioppetta del Galluzzo.

Tra la fine di ottobre e gli inizi di novembre, stagione propizia per gli interventi, saranno piantati 180 nuovi alberi che andranno in parte a sostituire le piante nella porzione più umida dell’area, maggiormente esposte al rischio di infezioni alle radici, a causa della naturale abbondante presenza di acqua nei terreni della zona. L’intervento per ‘perpetuare’ la pioppeta prevede la sostituzione, al via questa mattina con i primi abbattimenti, dei 123 pioppi un tempo utilizzati per la produzione di cellulosa e ‘stramaturi’ da oltre 20 anni, con altrettante nuove piante della stessa specie. A queste saranno aggiunti 57 nuovi pioppi, per un totale di 180 alberi.

Secondo quanto relazionato dalla direzione Ambiente, le piante da sostituire, in classe di pericolosità C, tendono rapidamente a evolvere verso la classe D proprio a causa dello stato del loro apparato radicale, fortemente esposto alle infezioni cariogene: il degrado più accelerato delle radici rispetto al normale è legato alla conformazione naturale del terreno della zona, più propensa al ristagno delle acque. Proprio per tutelare l’apparato radicale dei nuovi alberi, sarà inoltre realizzato un nuovo sistema drenante che consentirà di facilitare il deflusso delle acque.

Dal 2010 nella pioppeta si sono verificati crolli e si sono resi necessari abbattimenti per la presenza di infezioni cariogene alle radici causate dall’umidità del terreno, con conseguenti sostituzioni delle piante. La pioppeta è stata sottoposta a controlli stringenti e valutazioni di stabilità che hanno evidenziato la necessità, per perpetuarla, di procedere alla sostituzione per gruppi e non singolarmente, in modo da consentire ai giovani alberi di crescere correttamente. Negli anni si è infatti constatato che le nuove piante, se messe a dimora di volta in volta, stentano a crescere perché rimangono all’ombra dei soggetti adulti.

Il reimpianto sarà effettuato nella stagione propizia, quindi tra le fine di ottobre e gli inizi di novembre, con pioppi di altezza di 2,5-3 metri. L’investimento previsto è di 150mila euro, incluse le opere di drenaggio. Il piano di rinnovo della pioppeta del Galluzzo è stato illustrato ai cittadini della zona già nel 2018 e poi nel luglio scorso, nel corso di incontri organizzati dalla presidenza del Quartiere 3. Il progetto è stato inoltre presentato alla commissione Ambiente del Quartiere 3.

La delibera di approvazione del progetto è del 29 dicembre 2017 e prevede uno stanziamento complessivo di 500mila euro per opere di manutenzione e rinnovo delle alberature nel Q3.

Il capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai e del consigliere Mario Razzanelli annunciano un’interrogazione urgente.

“Giusto stamani stavamo per depositare un’interrogazione urgente sugli abbattimenti degli alberi alla pioppeta del Galluzzo a seguito della segnalazione di un gruppo di cittadini che avevano notato la presenza delle ruspe, quando abbiamo letto l’annuncio da parte dell’Amministrazione Comunale che gli interventi inizieranno già oggi. Spiace che, a differenza di altri interventi sulle alberature in città come il caso di Piazza della Vittoria, il Consiglio Comunale con le commissioni preposte non abbia trovato il tempo di compiere un approfondimento sul tema. In modo particolare sul fatto che molti dei pioppi che saranno abbattuti sono classificati in classe C e non in classe D, quella dove si evidenzia la pericolosità per una possibile caduta della pianta e che il loro peggioramento è descritto, nel comunicato della giunta, solo in modo sommario tanto che le cadute dei pioppi richiamate dalla stessa Amministrazione risalgono al 2010, non a fenomeni recenti. Per questo presentiamo comunque un’interrogazione urgente per comprendere nel dettaglio quali siano le analisi e i dati in possesso dell’Amministrazione per cui ha ritenuto necessario procedere agli abbattimenti e se non fosse possibile ed anche più semplice intervenire per il problema del deflusso delle acque ripristinando il canale di scolo situato a valle dell’impianto e probabilmente otturato nel tempo per via di una manutenzione inadeguata piuttosto che realizzare un nuovo sistema drenante”.