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Oggi a Didacta è stata presentata in conferenza stampa il corso della Scuola di Arte Sacra.

Il corso sviluppato dalla Scuola di Arte Sacra insieme a Confartigianato intende formare un tecnico della progettazione, creazione e realizzazione di opere di artigianato artistico sacro.

Sono intervenuti Alessandro Sorani, Presidente di Confartigianato, Sara Funaro, Assessore del Comune di Firenze con deleghe a Educazione, Università e Ricerca, formazione professionale, Chiara Mannoni, Responsabile Educazione, Istruzione e Formazione Fondazione Cassa di Risparmio, Giorgio Fossati, Direttore della scuola, Stefania Fuscagni, Presidente della Scuola di Arte Sacra. Queste le loro riflessioni.

Alessandro Sorani ha dato inizio così alla conferenza stampa: “L’obiettivo non è promuovere solo il corso in sé ma tutta la Scuola di Arte Sacra perché vogliamo tramandare un sapere, legato alla conoscenza e all’uso di certi materiali, vogliamo continuare a far percepire il nostro territorio come eccellenza a livello mondiale. Come Confartigianato è uno dei nostri obiettivi. L’artigianato, dico sempre, non è un panda e sopravvive nelle riserve. Grazie anche alla scuola è e rimane qualcosa di vivo. Buona parte di chi frequenta quel corso entra nel mercato del lavoro: oggi è sempre più difficile far incontrare domanda e offerta di lavoro. Non solo promuovere un corso quindi ma un approccio alla manualità”.

Sara Funaro ha proseguito: “Come amministrazione vogliamo dare attenzione e centralità alla formazione. Tra le deleghe ho quella alla formazione professionale. Abbiamo il dovere di investire sempre di più su questo. In certi settori, sebbene ci sia un fabbisogno alto, difficoltà si trovano lavoratori. Dobbiamo sviluppare una rete per conoscere i bisogni, per dare orientamento a ragazzi e famiglie, per indirizzarli verso il fabbisogno del territorio nel rispetto di aspirazioni e attitudini. I corsi che andiamo a presentare oggi rappresentano ciò che pensiamo noi. Arrivare al 78% circa di ragazzi che si inseriscono fa capire che questa è la direzione da prendere e che il Comune condivide”.

Chiara Mannoni: “La Scuola di Arte Sacra è una sorta di start-up fortemente legata alla tradizione. La crescita è stata importante e la qualità dell’offerta formativa lo conferma. Il ritorno del nostro investimento come Cassa di Risparmio è stato importante. La mia proposta per la scuola di Arte Sacra è andare nelle scuole e farsi conoscere. Abbiamo tra il 30-35% di diplomati che si iscrivono all’Università, gli altri no. Un problema che nasce da lontano: una scelta sbagliata del liceo che si protrae dopo. Ecco perché abbiamo bisogno di lavorare di più sull’orientamento”.

Parola dunque al direttore Giorgio Fossati. Dopo aver citato le storie di alcuni alunni che hanno trovato lavoro, ha detto: “Il corso prevede 600 ore totali di cui 420 in aula e 180 in botteghe artigiane. Gli studenti sono felici perché iniziano a conoscere la materia: il ferro, il bronzo, la creta. Una rapporto che parte da mani e mente. Abbiamo molte ore dedicate al disegno, fondamentale per chi voglia iniziare una carriera. Sono sempre molto stupito di Paolo Penko che disegna sempre prima di partire”.

Leggi l’intervista di Paolo Penko

“Abbiamo poi la lavorazione delle vetrate, dei mosaici perché trattando arte sacra dobbiamo fare riferimento alle Scritture. Siamo una scuola bottega: i nostri allievi collaborano con maestri che hanno botteghe all’interno e che lavorano su progetti. Abbiamo realizzato a San Lorenzo una croce, opera del Maestro Paganini e fatta a mano con 4 alunni e adesso stiamo concorrendo per un’altra opera. Dobbiamo far conoscere e far capire in un mondo che chiede percorsi formativi che permettano di mettere le mani in pasta”.

Stefania Fuscagni ha concluso l’evento lanciando una provocazione: “Siamo un’eccellenza sperimentale. Abbiamo studenti americani, inglesi, abbiamo pochissimi italiani. Aiutateci!”.