Il gruppo del Movimento 5 Stelle in regione toscana divulga un santino con immagine ed emolumenti della consigliera Ilaria Bugetti. E’ subito polemica.
Memo a 5 Stelle
Il Movimento 5 Stelle cavalca l’onda anti-casta. Dopo un periodo in cui sembrava che il Movimento Grillino si fosse istituzionalizzato ecco che proprio dalla Toscana riparte l’ondata di “rottamazione”. Al grido della trasparenza si devono pubblicare gli emolumenti di ogni politico.
Santini elettorali in formato biglietto da visita che riportano: foto, nome e sotto attività in aula e emolumenti dei consiglieri regionali della Toscana. Visivamente sembra una patente di guida ma rilasciata dal gruppo 5 stelle. Il tutto corredato da un grande #buoneferie.
La consigliera PD insorge
La risposta da parte dei consiglieri non tarda ad arrivare. Qualcuno si sente offeso. La consigliera PD Ilaria Bugetti replica con un durissimo post su facebook: «Ringrazio il M5S che si mostra finalmente per quel che è; montagne di inutile carta e offese. Qui non c’entra più nulla la politica o visioni politiche diverse su progetti, ma solo tirare fango.»
Un’avvertimento a coloro si ergono «giudici universali e custodi di purezza» perchè «si rischia di trovare sempre qualcuno più puro di te». Che faccia forse riferimento a quel video dell’On. Giuditta Pini pubblicato sulla pagina facebook del Partito Democratico? Viene infatti da pensare: “Chi di spada ferisce di spada perisce.”.
Sprechi di Denaro?
Rientra nei ruoli dell’opposizione quello di far emergere gli sprechi di denaro pubblico. Sicuramente anche gli sprechi della politica rientrano tra questi. Ma è davvero opportuno collegare ad un solo individuo l’entità della scelta? Per alcuni (molti) l’emolumento dei consiglieri regionali è troppo alto ma di questo non può esserne fatta una colpa ad un singolo consigliere.
Per quanto riguarda l’attività di ogni consigliere nel santino pentastellato sono riportate solo le attività istituzionali. Non si considerano le attività di rapporto con la cittadinanza e con il territorio. In un gruppo consiliare c’è sempre chi si occupa più della parte istituzionale e chi del rapporto con il territorio. Questo sta proprio nella capacità di fare gruppo.