La prima serata di “Alt in tour” non delude le aspettative. Zero con la sua innata sensibilità e la sua maestria fa vibrare le corde dell’anima dei presenti.
Nella splendida cornice di un Mandela Forum tutto esaurito, Renato Zero attraversa i cuori dei suoi fan, i “sorcini”, e conquista anche i più giovani come ogni “grande” della musica sa fare. Zero possiede quell’innata capacità di trascendere età, culture e generazioni accomunando personalità diverse. E la prima delle quattro serate previste al Mandela Forum lo ha dimostrato.
Acclamato dalla folla, che ha atteso trepidante, incanta fin da subito. L’atmosfera è vibrante, la scenografia è imponente: due maxi schermi ed un palco allestito come un grande cantiere con tre gabbie di color rosso sullo sfondo e ganci sospesi nel vuoto. E il suono di una sirena che avvisa l’inizio dei lavori mentre dall’alto una voce narrante ammonisce: “Questo cantiere è la vostra occasione d’oro per uscire dall’inedia e dalla frustrazione in cui vi siete cacciati. (…). Tuffatevi in un futuro più degno”.
Via la maschera. È tempo di autenticità
Niente trucco stasera è la canzone con cui Zero apre lo show. Una scelta emblematica, una vera dichiarazione di intenti: “Niente trucco per me, via le luci stasera, che ha guardarti negli occhi sia la faccia, mia vera”. E così che Renato instaura un rapporto, diretto e sincero con il pubblico.
Lo show prosegue con la tracklist, Chiedi, seguita da un mix di brani del passato tra cui Voyeur, Cercami, Mentre aspetto il tuo ritorno e canzoni del suo ultimo lavoro.
Una nuova Rivoluzione
Dalla setlist emerge fin da subito la volontà di affrontare temi delicati di attualità come la violenza sulle donne, l’infanzia violata e dilemmi etico-sociali che si ripropongono quotidianamente.
Senza falsi moralismi e senza censure Renato Zero invita la società contemporanea ad essere protagonista attiva. Niente ignavi, come diceva Dante, ma solo persone vere, consapevoli dei propri diritti e delle proprie responsabilità. “La Rivoluzione comincia con un foglio di carta bianco ed una penna non cancellabile – spiega l’artista romano – bisogna ascoltare sé stessi, avere il coraggio delle proprie azioni, amare veramente, interessarsi del nostro futuro, difendere il nostro percorso. Questa è la vera rivoluzione”. Alla profonda e matura riflessione, immediatamente segue il brano Rivoluzione, con cui Zero affida ai “sorcini” la sua battaglia: “ho pagato il conto ai tuoi caffè su la testa adesso tocca a te”.
La Zerofollia
La Zerofollia è sempre viva. A sorpresa sul palco arrivano ospiti Sal Da Vinci e i Neri per Caso, che oltre a duettare con Zero presentano alcuni dei loro singoli.
L’allegria e la spensieratezza non mancano. Renato ironizza, fa battute. Il pubblico lo applaude calorosamente e tributa al proprio beniamino diverse standing ovation. C’è una perfetta sinergia. Zero chiede ai sui fan un regalo di Natale e, invitandoli a cantare Amico assoluto, affida la sua voce a quella del pubblico.
Il gran finale
Il gioco di luci che ha accompagnato l’intera esibizione, esaltando i punti chiavi delle canzoni e dei racconti di Zero, si affievolisce. Un unico colore, il blu, illumina il palco e fa da sfondo a Cielo, che completa la serata. Renato è visibilmente emozionato, stupito dell’amore e dell’affetto riservatogli. “Vi amo” afferma commosso. E ringraziando tutto il cast, e tutti coloro che hanno reso possibile l’evento, aggiunge: “Vi ho tutti nel cuore. Non dimenticatemi”. Le luci si spengono e il suono della sirena segnala la chiusura del cantiere.