Marco Morandi, dopo Firenze torna a Torrita di Siena con uno spettacolo autobiografico
Dopo il successo di “Insieme a te non ci sto più”, al Teatro Cestello di Firenze, Marco Morandi farà tappa nuovamente in Toscana – sabato 4 Marzo – portando in scena “Nel nome del padre storia di un figlio di” al “Teatro degli Oscuri” a Torrita di Siena
Sabato 4 Marzo, Marco Morandi ritorna in Toscana, al “Teatro degli Oscuri” di Torrita di Siena, con uno spettacolo originale dal titolo “Nel nome del padre storia di un figlio di” di Augusto Fornari, Toni Fornari e lo stesso Marco Morandi, nel quale ci sarà la “celestiale” partecipazione di Gianni Morandi e di tre musicisti, Giorgio Amendolara al piano e tastiere, Menotti Minervini al basso e Daniele Formica alla batteria, i quali sottolineeranno i vari momenti dello spettacolo che vede in scena un eccellente Marco Morandi, il quale spiegherà e racconterà al pubblico portare un quasi “ingombrante” cognome ed essere il figlio di un noto padre come il suo.
Videointervista a Marco Morandi
Il debutto al Teatro di Cestello a Firenze
Dal 24 al 26 febbraio, è andata in scena al Teatro di Cestello di Firenze, la commedia brillante Insieme a te non ci sto più, di Adriano Bennicelli, con degli interpreti geniali, quali Matteo Vacca che firma anche la regia, Marco Morandi , Francesca Milani, Francesca Bellucci e Ludovica di Donato.
La vicenda della commedia, è ambientata nella Roma del 1989, un anno di grandi cambiamenti storici, ma che vede anche la crisi di una giovane coppia, formata da Matteo Vacca, nel ruolo di un architetto, con la passione per la politica e il suo lavoro che vorrebbe esprimere al meglio e una moglie interpretata da Ludovica di Donato, una casalinga in cerca di identità, che viene aiutata da un muratore rumeno, laureato in psicologia, che la aiuterà a far fronte ai suoi conflitti e a quelli della coppia. Accanto a loro si uniranno le voci di Aisha una bella zingara, interpretata da Francesca Bellucci e la cliente pedante e fissata con l’arredamento improponibile per il suo bilocale, interpretata da una spassosissima Francesca Milani.
La metafora del crollo del muro di Berlino serve per evidenziare le crepe e lo scricchiolamento di un matrimonio e con esso tutti i più consolidati valori. L’ilarità della commedia fa da sfondo anche a momenti di lucida riflessione che tutto il cast indistintamente porta in scena, dalle intolleranze, ai pregiudizi per chi è “di diversa estrazione culturale e nazionalistica”, fino dalle banali consuetudini. L’intero cast da prova eccellente di recitazione e di intrattenimento e coinvolgimento del pubblico con una commedia fresca, giovane ironica e brillante, che non tralascia i toni più marcatamente seri verso temi dati spesso per scontati.