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Siamo giunti al termine di questa logorante stagione , che la vedrà domani sera concludersi nella gara casalinga col Pescara alle 20.45. 

Finalmente la fine.

Mesi logoranti per i tifosi che si sono visti sfumare sabato scorso l’ultima possibilità per l’accesso all’Europa League col Napoli. Nonostante tutto la Fiorentina è sempre rimasta attaccata al treno della lotta per le posizioni europee soprattutto però per demeriti degli altri . Una stagione iniziata male e finita peggio, che, anche qualora fosse stata raggiunta l’Europa non poteva far presagire nulla di positivo. Tante situazioni non risolte da tempo , tanti problemi e criticità emerse sia in campo che fuori.

Nel calcio, come abbiamo ben visto anche con squadre molto più titolate della Fiorentina, finiscono cicli , meccanismi e urge rinnovarsi con profondi cambiamenti. Queste stagioni devono servire per far prendere coscienza degli errori commessi e ripartire perchè ben sappiamo cosa vuol dire la Fiorentina per Firenze e per i suoi tifosi.

Troppo spesso abbiamo puntato il dito sul tecnico Paulo Sousa che sicuramente ha le sue dosi di responsabilità, ma questo non deve esser preso come capo espiatorio della stagione negativa della squadra. Un mix di responsabilità sia con società che giocatori che non sono state idonee ed all’altezza per una piazza calorosa come Firenze. Recenti rivelazioni di Agroppi ai colleghi della Rai ci trovono pienamente in accordo col messaggio lanciato dall’ex tecnico viola che sposta la responsabilità su società e giocatori in caso di stagioni fallementari. Tante volte società distanti e giocatori non di grande carattere e personalità fanno cadere la responsabilità su tecnici che pur non scendendo in campo fisicamente devosno sopportare carenze delle personalità prima citate. Cosa può vincere o che risultati può ottenere una società con questi deficit ? Non vogliamo sicuramnte puntare i diti sui soliti noti ma sicuramente far emergere delle situazioni che potevano esser gestite diversamente sia sul mercato che nell’organizzazione interna della società.

La partita domani col Pescara passerà in secondo o terzo piano se non oltre, la vicenda dell’addio di Gonzalo Rodriguez è un altro esempio che cade a pennello con i discorsi precedentemente fatti. Troppo spesso la Fiorentina non ha saputo gestire rinnovi di personalità che aveva nella rosa negli ultimi 10 anni, dalla vicenda Frey al recente passaggio all’Empoli di Pasqual . Tante situazioni e problemi che sono uscite fuori, scarichi di responsabilità che una società seria dovrebbe almeno far rimanere confinati nei propri uffici. Sarà la settimana anche dell’addio di Paulo Sousa, che non farà piangere la tifoseria ma che ha comunque fatto sognare la città nella prima parte della scorsa stagione. Un tecnico che ha avuto sempre un rapporto difficile con la stampa ma che ha comunque portato delle novità. Il lancio di Bernardeschi e Chiesa non sono di poco conto.

Le parole di Andrea Della Valle ieri non sono passate inosservate , ha detto che è disposto a fare un passo indietro. Sembrano un po’ ripicche da bambini quando la mamma sgrida il figlioletto. Nel calcio come in qualunque settore della società moderna, critiche e sfottò sono all’ordine del giorno quando le cose non vanno. La società ha fatto emergere criticità nell’ultimi anni che pur avendo i conti in regola non ha sognato insieme alla città, spesso è stata distante nei momenti cruciali della stagione, apparendo però presenti nei pochi momenti di gloria di questa stagione. Questo credo sia la maggior responsabilità che la tifoseria fiorentina attribuisce al patron. Più che permalosi si dovrebbe far recipire a un colore, a una maglia e a un’intera città l’amore per la Fiorentina.