Litfiba, Litfiba, Litfiba!” urla il pubblico da sotto il palco, mentre aspetta fremente che il gruppo salga sulla scena per animare la serata
“Lo spettacolo deve ancora cominciare“. È proprio con questa canzone che Piero Pelù dei Litfiba decide di aprire il suo concerto della terza sera del Settembre Pratese in Piazza Duomo. Fin da subito il cantante della band si scatena sul palco, saltando da una parte all’altra e incitando il pubblico a battere a tempo le mani.
I LITFIBA PRESENTANO IL LORO NUOVO ALBUM
Pelù introduce il brano successivo affermando: “Qui è Eutòpia, fuori è grande nazione”. Infatti, i Litfiba con questo loro tour ancora estivo (anche se le temperature stanno piano piano calando) vogliono presentare il loro ultimo album, Eutòpia appunto.
È un album graffiante, con testi pungenti che parlano di attualità e, precisamente, di quella attualità che mobilita le masse e fa scandalo.
UNA PERFORMANCE SCENICA
Il palco è completamente dominato dal personaggio di Piero Pelù che accompagna la musica e i testi delle sue canzoni con la mimica, lasciando anche spazio al pubblico per cantare porgendogli il microfono. La loro performance è molto scenica e, mentre sullo sfondo si alternano dei teschi con la bandiera dell’Italia, Pelù sventola una bandiera tricolore e ci si avvolge dentro.
TRA LA CRITICA, UN VELO DI SPERANZA
“Qui a Eutòpia tutto è possibile, anzi il fottuto impossibile non c’è” e la folla esulta dopo questa frase, forse perché il messaggio che la band vuole mandare è sì di critica al decadimento dei valori, ma, allo stesso tempo, forse sotto sotto si può anche cogliere un pizzico di speranza.
EMOZIONI MAI SPENTE
I Litfiba aprono il loro concerto con le canzoni più nuove, per passare poi a quelle più vecchie e quando parte “Sole Nero” è quasi impossibile non rivivere le emozioni dei Litfiba dei primissimi tempi.
Sono un gruppo dall’incredibile talento artistico e di grande presenza scenica e, proprio per questo, riescono a regale emozioni forti ed uniche ad ogni concerto.
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