L’idea di avere nell’armadio tantissimi vestiti, uno diverso per giorno, piace a tutti, è innegabile. Però, vi siete mai chiesti cosa si nasconde dietro al fenomeno del fast fashion? Io ho iniziato a domandarmi dove venissero prodotti i miei vestiti in seguito alla visione del documentario The True Cost.
Manodopera a basso prezzo
I motivi per cui una maglietta di una grande catena costa così poco, non è legato solo ad una più bassa qualità dei materiali, ma anche alle persone che lo lavorano. Chi cuce e assembla i vostri vestiti a portata di tutti, è probabilmente un bambino di un paese in via di sviluppo, la cui condizione economica è talmente disastrata che sarebbe disposto ad accettare qualsiasi lavoro, pur di poter portare a casa quel minimo di sostentamento che gli serve per vivere.
Il ciclo (non) vitale del fast fashion
Non solo la manodopera, ma anche l’ambiente in cui questi prodotti troppo economici vengono realizzati ne risente. Infatti, non c’è alcun rispetto per il suolo e le acque che vengono contaminate senza ritegno alcuno con pesticidi, liquidi nocivi e tutto questo porta alla nascita di atmosfere invivibili per l’uomo che inevitabilmente contrae malattie che possono anche portare alla morte dell’individuo.
Di madre in figlia, di padre in figlio
Vorrei, infine, considerare anche un aspetto più emotivo. Mi viene spesso da pensare a quanto sia prezioso per me, e credo per ogni figlia, indossare i vestiti di quanto la mamma era giovane, quando ancora per i nostri genitori era la normalità (in molti fortunati casi o, comunque, molti più di quanti non ce ne siano oggi) comprarsi un paio di jeans di Armani o una borsa di Prada. Un domani, cosa “erediteranno” i vostri figli? Io probabilmente darò ai miei figli i vestiti di mia mamma che, sicuramente, saranno ancora indossabili rispetto ai miei jeans a 19.99€ o i miei vestini a 29.99€. Jeans e vestiti che continuerò, e credo anche tutti voi, continueremo a comprare, però con più consapevolezza.
Ci fanno credere che questa è la vera ricchezza, che la quantità batte la qualità, ma cedendo al fenomeno del fast fashion ci troveremo sì con l’armadio pieno di vestiti, ma, sapendo cosa c’è dietro, ne vale la pena?