Venerdì 15 Dicembre Roberto Saviano era a Firenze per presentare il suo nuovo libro “Bacio feroce”, secondo capitolo del ciclo della Paranza dei bambini. Tanti i temi toccati, dalla mafia a Gomorra, da bio testamento a Ius Soli.
“Venire a Firenze è una tappa importante, non solo perché incontro amici, ma anche perché questa è una terra complessa, internazionale. E’ la finestra e al contempo la ferita che permette di connettere gli italiani, il genio italiano, con il resto del mondo. Quando si va negli Stati Uniti, Sud America o Africa, la parola Firenze, affianco alla parola Venezia e Roma, racconta un mondo.”
Con queste parole Roberto Saviano ha aperto la presentazione del suo libro “Bacio feroce” in una laFeltrinelli RED in piazza della Repubblica strapiena di ammiratori e di lettori. Già un’ora prima dell’inizio dell’evento, si notava una lunga coda di persone in attesa di prendere posto in una sala blindatissima.
Lo scrittore ha voluto accanto a sé, per essere intervistato, due giovani ragazzi, Sanaa Tabet e Hamilton Dollaku. Questi hanno vissuto per buona parte della loro vita in Italia e, nonostante siano nati effettivamente in altri paesi, si sentono pienamente italiani e sono in attesa di essere riconosciuti dallo Stato come cittadini italiani e di ottenere, finalmente, tutta una serie di diritti, come quello di voto, che ancora non hanno.
Con questo gesto, Saviano ha voluto ribadire, ancora una volta, il suo sostegno allo Ius Soli, una battaglia che sta portando avanti con forza da ormai diverso tempo.
“Bacio Feroce” prosegue il ciclo della Paranza dei bambini con il quale l’autore napoletano è tornato a raccontare dei ragazzi dei nostri giorni che con violenza e ferocia, hanno conquistato il potere e si trovano a gestire le piazze di spaccio a Forcella, in un vortice di tradimenti, vendette e ritorsioni. Sono giovani che non voglio fare la fine dei genitori, non vogliono lavorare per sopravvivere, aspirano ad avere soldi, vero termometro per valutare il valore.