Un grande successo di botteghino al Teatro del Maggio per l’opera Carmen di George Bizet in programma dal prossimo 7 gennaio 2018 per sei rappresentazioni che testimonia anche l’attualità e l’interesse attorno a questo titolo tanto popolare. Quattro delle sei recite sono già “sold out” quando mancano più di due settimane alla prima e restano solo meno di una decina di posti complessivamente per le recite del 13 e 18 gennaio. È ragionevole pensare che anche questa esigua manciata di poltrone sarà esaurita nel giro di poco tempo.
La regia di Carmen, opera che manca dalle stagioni del Maggio da 10 anni, è affidata a Leo Muscato e la direzione a Ryan McAdams, interpreti principali sono Veronica Simeoni nel ruolo del titolo che si alternerà con Marina Comparato la quale canterà il 9 e 13 gennaio, e Roberto Aronica, don José, (Sergio Escobar canterà il 9 e 13 gennaio). Escamillo sarà Burak Bilgili, Micaela sara Laura Giordano (Valeria Sepe il 9 e 13 gennaio).
Il 5 gennaio al termine della prova generale, alle 18.30 è stato organizzato un incontro attorno al personaggio così emblematico di Carmen.
In un momento in cui, solo recentemente, l’opinione pubblica e le forze politiche hanno cominciato a mobilitarsi contro un fenomeno che sta assumendo dimensioni spaventose in tutto il mondo, compresi i Paesi più civili: la violenza contro le donne, gli abusi e le molestie sessuali, la discriminazione e i femminicidi,
la Carmen del Maggio vuole diventare una testimone essa stessa, non più personaggio di scena ma vera donna e contribuire a rendere sempre più evidente, da un lato il dilagare dell’orribile fenomeno della violenza contro le donne, dall’altro la risolutezza con cui le persone civili (di nome e di fatto) si impegnano nella lotta contro di essa.
L’incontro pubblico avrà per titolo “CARMEN NON MUORE” per sottolineare l’impegno di tutte le donne a cominciare da tutte le dipendenti e collaboratrici del Maggio che hanno proposto l’idea al sovrintendente Chiarot il quale ha immediatamente sposato la causa. Un incontro dalla struttura di un happening libero, coordinato da Gaia Nanni, negli spazi della caffetteria del Teatro, in cui le donne possano portare una loro testimonianza: che sia di esperienza personale, oppure la lettura di un brano, articolo, poesia sul tema. Qualche minuto a testa per dire “NO!” a chi vuole limitare la libertà delle donne, a chi non le rispetta, a chi usa loro violenza e offende la loro dignità. Sono state fin ora invitate una cinquantina di scrittrici, artiste, esponenti della cultura e della società e associazioni e l’incontro sarà aperto liberamente al pubblico. Chi lo desiderà potrà indossare qualcosa di rosso e portare con sé delle scarpe, sempre rosse, da lasciare simbolicamente all’ingresso del teatro che, si spera, ne sarà ricoperto.