presentano
Cinema La Compagnia – via Camillo Cavour, 50/R – Firenze
Ingresso ad inviti, fino ad esaurimento posti, ritirabili alla cassa del cinema entro le ore 20,15
Atto di Difesa
Nelson Mandela e il processo Rivonia
Di Jean van de Velde, Sudafrica, Paesi Bassi, 2017, 121 min
Introduzione del presidente dell’associazione Nelson Mandela Forum Massimo Gramigni
Interviene Mariarosaria Lima, responsabile Amnesty International Firenze
E’ in programma lunedì 12 febbraio 2018 alle ore 20,30 al cinema La Compagnia di via Cavour 50 la prima fiorentina di “Atto di Difesa – Nelson Mandela e il processo Rivonia”, straordinario film di Jean van de Velde che racconta il processo intentato nel 1963 contro il leader del movimento anti-apartheid, a seguito del quale Mandela scontò 27 anni di carcere.
La serata è organizzata dal Mandela Forum di Firenze in collaborazione con la Fondazione Sistema Toscana, nell’ambito delle iniziative promosse per il centenario della nascita di Nelson Mandela.
La proiezione del film sarà preceduta dalla performance “Firenze 28 ottobre 1985 – Nelson Mandela Cittadino Onorario”, saranno presenti il presidente dell’associazione Nelson Mandela Forum Massimo Gramigni e Mariarosaria Lima, responsabile del gruppo Firenze di Amnesty International.
La proiezione è a ingresso ad inviti, fino ad esaurimento posti, ritirabili alla cassa del cinema entro le ore 20,15 della stessa serata.
Il film, patrocinato da Amnesty International Italia, ripercorre la vicenda umana di Bram Fischer, l’avvocato bianco difensore di Mandela e dei leader dell’African National Congress che sedettero sul banco degli imputati accusati di sabotaggio e alto tradimento, e per questo passibili di condanna a morte.
Proprio attraverso lo sguardo di Fischer il film racconta un’epoca e un Paese, il Sudafrica dell’Apartheid, che è passato alla storia come il regime che fece della segregazione razziale la base del suo sistema politico interno. Un paese in cui i neri costituivano l’80% della popolazione e nel quale la discriminazione assunse le forme più violente e assurde: dalla legge che proibiva a neri di utilizzare le medesime strutture pubbliche dei bianchi (le sale d’attesa, le fontane, i marciapiedi), a quella che li costringeva a frequentare i quartieri bianchi solo con degli speciali passaporti. Dalla proibizione dei matrimoni interraziali alla legge che trasformava i rapporti sessuali tra bianchi e neri in reato penalmente perseguibile.
Guarda il trailer “Atto di difesa – Nelson Mandela e il processo Rivonia”
https://www.youtube.com/watch?v=lzO1cA5t4Rs
Sinossi
Nel luglio del 1963 la polizia sudafricana organizza una retata in una fattoria di un villaggio della Rivonia. Nove leader, bianchi e neri, del partito clandestino ANC e della Lancia della Nazione, vengono arrestati. E un decimo uomo, che è stato arrestato poco prima, è aggiunto al gruppo dei nove: si chiama Nelson Mandela.
Più di ogni altra cosa il Regime dell’Apartheid vuole condannare a morte questi combattenti per la libertà: non solo come monito ai loro sostenitori ma anche per fare piazza pulita dei loro più famigerati nemici, per decapitare il movimento di liberazione. Quando le mogli e le famiglie dei sospettati provano a trovare un legale per difendere gli accusati, i potenziali candidati sono spaventati o poco desiderosi di accettare il mandato. Anche lo stimatissimo avvocato Bram Fischer, consulente per i maggiori magnati del settore minerario e discendente di una prominente famiglia boera, esita. Ma Bram esita per altre ragioni: nasconde un segreto che solo poche persone e sua moglie conoscono. Bram Fischer avrebbe potuto essere l’undicesimo imputato e solo per puro caso non era presente nella fattoria in Rivonia, quando gli altri sono stati arrestati. Bram Fischer decide di assumere la difesa. Durante il processo Bram non solo deve svelare le prove manipolate dal procuratore e contestare testimoni corrotti o torturati, ma deve anche proteggere se stesso da una possibile identificazione da parte dei testimoni. Durante il processo Bram Fischer si convince che vi sono ragioni sufficienti per abbandonare i suoi principi di non violenza e si prepara a supportare gli atti di sabotaggio e la rivoluzione violenta della popolazione che sta per scoppiare. La pena di morte per gli imputati potrebbe essere la scintilla che accende la polvere sotto il barile e lui è pronto a organizzare la rivolta e guidare l’ANC. Durante il processo, la polizia segreta scopre il doppio ruolo di Bram Fischer, che mettendo a rischio la sua stessa vita, quella di sua moglie e dei suoi figli, diviene l’uomo che riesce ad evitare che Nelson Mandela e gli altri accusati imbocchino la strada che conduce alla forca.