Con i lavori che si stanno svolgendo in Piazza della Repubblica sono riemerse tracce della Firenze del passato. Ma sapete come si è evoluta una delle principali piazze del nostro centro storico? Seguite il nostro viaggio indietro nel tempo diviso in due parti.
In questi giorni fino a fine estate, piazza della Repubblica sarà interessata da una serie di cantieri. In occasione di questi lavori, sono venuti alla luce le antiche rovine della nostra Firenze e di cosa è sepolto sotto i nostri piedi ogni volta che passiamo tra i caffè storici della piazza.
Se scavassimo fino a scendere ad una profondità di ben 7 metri troveremmo i primi reperti, le prime tombe di epoca “villanoviana”, antecedenti all’epoca etrusca. Questa presenza era sconosciuta ai Romani poiché l’Arno, nel corso del tempo, con le sue numerose alluvioni ricoprì questi sepolcri con almeno una coltre di fango, rena e ghiaia di circa 2 metri.
A 5 metri dall’attuale livello stradale, troveremmo il Forum romano. Piazza della Repubblica sorge, infatti, in quello che era l’incontro tra il Decumanus e il Cardo maximus del Castrum costruito dai veterani di Giulio Cesare nel 59 a.C., in virtù della Lex Julia.
Si affacciavano sul Foro due edifici religiosi di grandi dimensioni quale il Campidoglio (chiamato così perché dedicato a Giove Capitolino), al fianco del quale sorgeva l’Ara per i sacrifici, e il Tempio di Augusto.
Tutte queste opere romane nell’epoca medievale sparirono completamente. I due edifici religiosi furono distrutti, come rase al suolo furono anche le Terme, mentre fu interrato il Teatro. Fu, di fatto, avvolto dall’oblio qualsiasi segno del passato romano di Firenze. Il Foro venne trasformato in Campus Regis, ossia il Foro del Re, e per questo le famiglie più ricche e potenti dell’epoca costruirono case torri che si affacciavano a questo spazio. Una di queste fu quella dei Medici.
Oltre alle case-torri si trovavano anche varie chiese tra cui quella di San Piero Buonconsiglio, quella di Santa Maria in Campidoglio, di Sant’Andrea ed infine di San Tommaso.
Con il passare del tempo, quella che era stata prima il Forum, poi Campus Regis, divenne Mercato Vecchio. Nel Trecento, infatti, in quel luogo si stabilirono l’Arte dei Beccai e con loro si eressero baracche e botteghe per la vendita della carne e di altri generi alimentari. Nel 1431 fu posta la Colonna della Dovizia da parte degli Ufficiali di Torre, alla cui sommità fu posta la statua dell’Abbondanza di Donatello. Questa colonna aveva una campana che scandiva l’apertura e la chiusura del mercato. A questo pilastro, inoltre, venivano incatenati i debitori e gli insolventi con lo scopo di metterli alla gogna.