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Difficile prevedere il contrario, il Verdi è completamente sold out per la ragazza della mala che con i suoi 83 racconta con la musica la sua storia, quella dell’artista in attività più longeva della musica leggera italiana.

E’ un teatro stracolmo di almeno 4 generazioni di persone tutte pronte ad applaudire la decana della musica italiana. Con un eleganza da vendere Ornella Vanoni si presenta sul palco del Verdi con un classicissimo trench nero per poi restare in manica di camice come un duellante che con garbo tiene testa ad i nuovi talenti.

Foto di Davide Bisconti

In platea c’è chi urla “nuda nuda”, chi si finisce le mani e chi lascia scendere una lacrima per quelle canzoni che magari hanno segnato la storia d’amore della loro vita. Insieme a lei  sul palco un quartetto capace di essere all’unisono con la voce della Vanoni: Roberto Cipelli al pianoforte, Bebo Ferra alla chitarra, Loris Leo Lari al contrabbasso e Piero Salvatori al violoncello.

Ornella ripercorre tutte le sue più belle canzoni  come Ma Mi; Le Mantellate; Moritat; Senza Fine; che cosa c’è ; Dettagli; io so che ti amerò; La voglia pazza; L’appuntamento fino all’immortale bis segnato da Io che amo solo te, e Una ragione di più . In una sola parola chapeau alla Signora della musica italiana.

Foto di Davide Bisconti