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“Ora o mai più” dice Dario Nardella sindaco di Firenze e promotore da sempre dell’ampliamento della pista di Peretola. “Lo sviluppo adesso e non tra 50 anni” rilancia Leonardo Bassilichi presidente della Camera di Commercio e mente di quel Comitato Sì aeroporto che in pochi giorni di vita vanta già nutrite adesioni. “Finalmente” risponde unanime la platea tra lo scrosciare degli applausi. “Finalmente abbiamo avuto il coraggio di mobilitarci”. “A questo giro ce la facciamo” sussurra qualcun altro.

Quello che questa sera (ndr 7/5/2018) si è dato appuntamento questa sera al Palaffari di è stato un fronte composito. All’appello lanciato da Bassilichi hanno aderito diverse centinaia di persone. Successo di pubblico e di immagine dopo il flop della manifestazione all’aeroporto del novembre scorso. Associazioni di categoria, industriali, artigiani e comuni cittadini si sono ritrovati per quella che ritengono essere una causa comune: un aeroporto moderno per lo sviluppo di Firenze e della Toscana, un aeroporto per tutti. Fuori un esiguo drappello di manifestanti capitanato dai Comitati del No ha inscenato una protesta.

Ampliamento Aeroporto Sesto Fiorentino

Interventi, un video, professori: molta partecipazione

Molti gli interventi dal palco. Dopo un video illustrativo, una terna di professori universitari ha chiarito i ragionevoli dubbi connessi all’ampliamento: il rischio idraulico, risolto con un ingegnoso sistema di casse di espansione, le emissioni nell’atmosfera di inquinanti e gas serra e quelle acustiche entrambe al di sotto dei livelli di guardia.

L’evento di oggi è stato – parola degli organizzatori – solo l’inizio ma già questo che qualcosa sta cambiando: una delle famigerate grandi opere si trasforma in un bene desiderato da un movimento, quelli del no si arroccano, cresce l’opinione che si possa far bene all’ambiente anche facendo le opere di cui l’uomo ha bisogno.

Sarà la svolta decisiva? Il Sì ha lanciato il proverbiale guanto di sfida. Lo raccoglieranno i Comitati del No?