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IL COMMENTO

Un’Italia a diesel. La seconda in riva d’Arno non è iniziata per il meglio per gli uomini di Chicco Blengini, ma uno Zaytsev superlativo, un Lanza fondamentale, un Juantorena decisivo ed un gruppo forte ed unito, sospinto da una splendida Firenze, vince 3-1 in rimonta contro l’Argentina del maestro Julio Velasco.

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LA PARTITA

Davanti ad un Mandela Forum con solo posti in piedi rimasti vuoti, L’Italia di Chicco Blengini è scesa in campo col suo sestetto base: Giannelli al palleggio, Mazzone-Anzani al centro Lanza-Juantorena come schiacciatori e Zaytsev come opposto. Il libero è Massimo Colaci. L’Argentina risponde con Cavanna, Sole-Loser centrali, Lima opposto Conte e Poglajen come banda e Gonzalez è il libero.

L’Albiceleste parte bene con un 3-4 dato dall’errore di Lanza. L’Italia però cresce fino ad arrivare al 8-5 grazie ad un errore albiceleste. Gli uomini di Velasco crescono fino al 9-8, ma Anzani con uno splendido attacco riporta sul più due gli azzurri. Ancora punto a punto, con tanto di sorpasso ospite, ma Juantorena fa prendere fiato al Nelson Mandela Forum. Sembra tutta un’altra Argentina da quella vista contro il Belgio e tra gli ace di Lima  e qualche errore azzurro di troppo a muro, il match va sul 14-16. C’è tensione a Firenze e gli argentini vanno sul più quattro(17-21) ma l’Italia non ci sta e tra Mazzone e Juantorena fanno 20-22. Zaytsev si inventa una spike per il 21-23 ma è l’Argentina ad avere tre set point. Sul 22-24, Anzani mura fuori e il primo parziale termina in trentuno minuti.

Il secondo set segue il canovaccio del primo, punto a punto fino al 6-8 argentino. Dopo il time out tecnico Zaytsev accorcia e Juantorena fa pari. L’Italia ribalta il risultato e lo fa con un invasione argentina e un super Simo Giannelli. Gli azzurri allungano con lo Zar e Pippo Lanza e vanno al secondo time-out sul 16-12. Ancora Italia, ancora Zaytsev con un mani-out che fa volare la Nazionale di Blengini sul 21-13. Il fine set è una discesa totale con Juantorena che chiude la contesa sul 25-15.

IL terzo parziale si apre con l’Italia caricata dal grande pubblico del Mandela, ma non riesce a prendere il largo trovando una Argentina pronta e che risponde punto a punto. Sul 12-10 però, siglato da Giannelli,qualcosa sembra cambiare. Ma è ancora viva l’albiceleste che sul 18-18 trova il vantaggio fino al 20-21. Ma è Zar Mania, perché Zaytsev trova un non sperato 24-22, e Giannelli chiude sul 25-23.

Il quarto vede un’Italia in piena trance agonistica, il Mandela trema e gli azzurri allungano fino all’11-3 siglato da Juantorena. L’Italia è in palla e sbaglia veramente poco(18-11), l’Argentina è imperfetta a muro e Anzani allunga fino a 22-18. Gli ultimi tre punti sono una strada in salita con l’albiceleste che si avvicina fino a pareggiare sul 23-23. Gli uomini di Velasco tornano avanti, ma ci pensa Zaytsev a riportare il pareggio per ben due volte. Sul 26-26, lo Zar si inventa una botta delle sue e consegna a Baranowicz la battuta della vittoria. 28-26.

Che Italia! Possiamo sognare? Domani appuntamento alle 21.15 contro la Repubblica Domenicana.

 

IL TABELLINO

Italia: Candellaro, Randazzo, Baranowicz 1, Juantorena 22, Giannelli 3, Rossini, Mazzone 10, Zaytsev 20, Lanza 10, Cester, Colaci, Maruotti, Anzani 6, Nelli. All. Gianlorenzo Blengini.

Argentina: Zanotti 3, Cavanna 1, Poglajen 18, Conte 6, Loser 4, Gonzalez J. 6, Solè 7, Lima 11, Crer 1, De Cecco, Gonzalez, Lopez 1, Ramos 1, Fernandez. All.: Julio Velasco.

LA PARTITA DEL POMERIGGIO

Regna l’equilibrio tra Slovenia e Belgio, gli slavi arrivano dalla vittoria contro il Giappone mentre le furie rosse da un giorno di riposo.

Il primo set si apre con gli sloveni, favoriti da un grande Urnaut, in avanti sul 6-8. I belgi recuperano e iniziano la rimonta fino al 18-16. La squadra di Anastasi amministra e con un superlativo Van Den Dries fa 25-22. Un set tiratissimo con una Slovenia che ha peccato in attacco, Urnaut chiude infatti col 22%.

Il secondo parziale prende il via con lo stesso canovaccio del primo, Belgio bene in attacco, Slovenia con alcuni problemi di ricezione e poca incisività.(10-6) Il vantaggio rosso aumenta fino al 16-8 ma la Slovenia accorcia con Sket e Ropret fino al 20-17. Gli uomini di Anastasi reggono e chiudono sul 25-21 con un Van De Voorde al 75% in attacco o un Rousseaux con il 100% in ricezione perfetta.

L’equilibrio continua anche nel terzo, punto su punto fino al break sloveno sul 5-6. Ancora Slovenia in avanti fino al più tre sul 11-14 con il Block-out di Ropret. Bellissimo l’ace di Gasparini per l’11-16 con il Time-Out chiamato da coach Anastasi a spezzare il gioco. La nazionale di Kovac continua a grandi ritmi fino al 19-25 finale con un Urnaut precisissimo in ricezione ed una coppia forma da Sket e Gasperini molto decisiva.

Nel quarto set ancora Slovenia subito forte, 5-8 con l’ace di Stern ed una rotazione continua di giocatore. I tre punti di distacco vengono mantenuti dai verdiblu ma il Belgio non ci sta. Sul 14-16 i Red Devils crescono in vigore e la Slovenia cade mentalmente concendendo troppi errori. Sul 21-21 gli uomini di Kovac prendono il volo con i colpi di Sket, 23-25. Il Tie è un susseguirsi di emozioni, al cambio di campo è 8-7 per il Belgio. Sul 11-12 la tensione si fa sentire, Sket trova il match point