Sant’Orsola, un barlume di speranza per il complesso dimenticato di San Lorenzo.
“Oggi partono i lavori a Sant’Orsola”. Ad annunciarlo il sindaco Dario Nardella in una foto condivisa nelle stories di Instagram. Lunedì 12 novembre infatti è stato una data storica per il complesso nel cuore di San Lorenzo. Dopo un degrado che sembrava non aver più fine, sono iniziati i lavori di restauro dell’ex monastero.
Il progetto
Prima le coperture poi le facciate: un investimento complessivo di circa 4,5 milioni messi a disposizione dalla Città Metropolitana. “La decisione di riqualificare ormai è presa” ha aggiunto il sindaco. “Se arriveranno privati a darci una mano saremo ben contenti, altrimenti vogliamo andare avanti per completare la riqualificazione del complesso”. Il 30 novembre infatti scade il termine per la presentazione da parte dei privati ma in caso di assenza come sempre il sindaco avvisa “abbiamo deciso comunque di andare avanti”.
“Non sarà ammesso alcun tipo di intervento finalizzato ad attività di forte redditività economica. Chiunque interverrà su questa struttura” sempre Nardella. “Agirà prima di tutto per l’interesse pubblico, tenendo conto dei vincoli storico-artistici, che non consentono operazioni commerciali, e urbanistici. Finché ci saremo noi operazioni di questo tipo non saranno consentite”. Nessuna speculazione quindi.
Quarant’anni di vuoto
Una notizia positiva: la fine di un lungo travaglio. Quarant’anni di abbandono, un restauro invasivo, progetti di recupero abortiti. Sant’Orsola compariva nei Cento luoghi di Renzi sindaco. Poi sarebbe dovuta diventare un’accademia musicale con Bocelli ma i guai giudiziari della cordata imprenditori che sosteneva il progetto hanno fermato tutto sul nascere. Un’ipotesi Benetton rimasta solo e soltanto un’ipotesi.
Monastero dal 1300 fino alla soppressione all’inizio dell’Ottocento. Quindi sede della Manifattura Tabacchi prima che questa si trasferisse in piazza Puccini. La trasformazione industriale comporta le prime manomissioni al complesso. Poi a Sant’Orsola sorge un centro per sfollati affiancato da uffici dell’Università. Gli anni ’80 sembravano un nuovo inizio: arriva il Demanio che intende farne una sede della Guardia di Finanza. Si tratta dell’intervento più scriteriato subito da Sant’Orsola: una colata di cemento soffoca la struttura, i finanzieri se ne rendono conto ma il danno è fatto. Da qui una fasciatura di ponteggi e lamiere che soffoca fino ad oggi l’ex convento.
Un’accoglienza positiva
Tante le reazioni positive. L’associazione Insieme per San Lorenzo, attenta da sempre agli sviluppi sul complesso, ha commentato così la notizia: “Abbiamo accolto positivamente la notizia dello stanziamento di oltre 4 milioni di euro da parte della Città Metropolita per l’avvio dei lavori di recupero del Complesso, ma la svolta arriverà all’avvio del primo cantiere.
In questi anni abbiamo assistito a repentine retromarce su Sant’Orsola e questo ha avuto ricadute negative sull’intero quartiere, delle quali sono quotidiani testimoni i residenti e gli operatori commerciali di San Lorenzo.
L’associazione considera fondamentale il coinvolgimento dei cittadini nel progetto definitivo del Complesso. Per questo seguiremo da vicino sia l’evoluzione dei cantieri del primo e secondo lotto, annunciati dal Sindaco Nardella, sia lo sviluppo del Bando in scadenza il 30 novembre.
Siamo convinti da sempre che i cittadini di San Lorenzo siano portatori di esigenze e istanze vitali per questa area della città, che possono trovare soluzione attraverso il recupero di Sant’Orsola”.
La svolta per San Lorenzo
Un rilancio importante quindi. Per lo storico complesso ma non solo. Ne trarrebbe beneficio l’intero quartiere di San Lorenzo che oggi appare tutt’altro che in ottime condizioni.