Cosa lega le terzine di Dante, la danza e le opere di un’artista siciliano nato in Venezuela e sbarcato in Toscana?
È quello che hanno tentato, con successo, il pittore Renato Li Vigni, la ballerina Francesca Stampone e l’attore Luigi Alioto ieri pomeriggio presso il Florence Dance Center.
Tre linguaggi differenti uniti dalla luce. La luce interiore, la luce come ascesi nella finzione dantesca.
“Negli ultimi anni da una vocazione spirituale immergendomi nella fede” racconta l’artista “ho iniziato un cammino della luce. Raccontare la luce intorno a Dio”. Renato spiega inoltre che quando dipinge legge inni e canti religiosi: un’esperienza quasi mistica. “Entro in una dimensione spirituale” confessa. E aggiunge: “Mi piace che la pittura esca, aggetti verso chi guarda”.
C’è tempo fino al 10 gennaio per visitare la mostra curata da Daniela Pronestì.