Sono molte le esperienze in grado di cambiar radicalmente la vita di una persona. Tra queste si trova anche l’Erasmus, un’opportunità unica per gli studenti universitari.
Il nome di questo progetto ormai molto famoso si deve a Erasmo da Rotterdam, un umanista e teologo, che nella sua vita viaggiò per molti anni col fine di conoscere e comprendere la moltitudine di culture diverse presenti in Europa.
Che significa Erasmus?
Questa parola è l’acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students. Si tratta quindi di un programma di mobilità Europea pensato per dare la possibilità agli studenti universitari di studiare in un paese europeo, imparare e perfezionare le competenze linguistiche relative a un altro idioma e rapportarsi con una cultura diversa dalla propria. Tale iniziativa fu creata nel 1987 e a partire dal 2014 ha assunto il nome Erasmus+ ampliando la possibilità di esperienze possibili.
Ormai da anni nelle università i professori promuovono tale iniziativa parlando di quanto sia formativa e unica per la carriera di qualsiasi studente. Vengono organizzati incontri annuali volti a spiegare le modalità di partecipazione al bando per la selezione e spesso si possono ascoltare le testimonianze di coloro che hanno già fatto questa esperienza. Partecipando a tali appuntamenti è difficile non sognare ad occhi aperti creandosi progetti e aspettative. Nella realtà però questa avventura è molto più bella ed emozionante di qualsiasi previsione.
Occorre motivazione e intraprendenza, un pizzico di coraggio e tanta voglia di mettersi alla prova
L’ Erasmus offre la possibilità di partire alla scoperta di un altro paese e di se stessi, lo studente lascia per un po’la sua patria e al proprio ritorno ne avrà due. Se vissuta davvero, questa avventura lascia ricordi indelebili e chi torna non è più la stessa persona che è partita. Spesso coloro che hanno fatto tale esperienza ne parlano mostrando uno splendido sorriso e gli occhi lucidi di chi ha lasciato un pezzo del proprio cuore nella città in cui è vissuto per alcuni mesi. Non a caso, sono molti coloro che una volta tornati, cercano subito un’altra destinazione per partire nuovamente o si affrettano a laurearsi per tornare nel paese che gli ha fatti innamorare.
Quando comincia l’Erasmus?
Alcuni ritengono che cominci il giorno in cui lo studente lascia la sua casa e prende l’aereo con un biglietto di sola andata. Cosa dire però di tutto ciò che precede questo momento? Possiamo forse tralasciare i mesi vissuti carichi di sogni e aspettative? L’ansia e il nervosismo durante la compilazione del famigerato learning agreement? Forse il momento in cui si può dire che comincia l’Erasmus è quando, messi insieme i primi documenti necessari, lo studente preme il pulsante del mouse sopra la parola “invio” per partecipare al bando. Da quel momento l’attesa riempirà le sue giornate e se non riuscirà a passare la selezione potrà sempre riprovarci perché, in fondo, l’importante è partire e vivere l’esperienza.