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È ancora materia di dibattito l’uso del TASER previsto anche dal Decreto Sicurezza.

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Coordinamento Toscano delle Associazioni per la Salute Mentale.

“Il Coordinamento Toscano delle associazioni per la Salute Mentale attualmente ha l’adesione di 53 associazioni di familiari e utenti presenti in tutte le provincie della Toscana.

Lo scopo principale del Coordinamento Toscano è quello di tutelare i diritti delle persone con disturbi mentali e delle loro famiglie facendosene portavoce con le istituzioni pubbliche e private, in particolar modo con la Regione Toscana, con la quale manteniamo un dialogo costruttivo che continua in un rapporto di stima reciproca.

Il Coordinamento Toscano delle associazioni per la salute mentale chiede di non utilizzare il TASER in particolare nei reparti di cura psichiatrici.

Da alcuni mesi il governo ha autorizzato in dodici città italiane la sperimentazione dell’uso di questa arma. Studi epidemiologici evidenziano 1005 casi di morte legati all’uso del Taser, di cui 257 vengono ricondotti all’uso su persone con disturbi mentali e malattie psichiatriche.

Pur non avendo informazioni dettagliate per entrare nel merito di quanto accaduto nei giorni scorsi in un SPDC di Firenze, il coordinamento ritiene importante sottolineare la necessità che i servizi di salute mentale adottino procedure operative adatte ad affrontare le situazioni di crisi dei pazienti in fase acuta senza ricorrere a metodi violenti.

Inoltre nel caso di intervento delle forze dell’ordine, riteniamo indispensabile che esse siano adeguatamente formate per affrontare situazioni di emergenza senza dover ricorrere all’uso di strumenti così impattanti sulla salute del paziente”.