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Ha spezzato la gioia della sua agevola rielezione la sentenza del TAR di lunedì. Dario Nardella rieletto a pieni voti ha detto: “Italia è il paese del gioco dell’oca, arrivi alla fine e poi succede sempre qualcosa che ti fa tornare dall’inizio”.

Un pronunciamento quello del giudice amministrativo che, ancora una volta, dimostra quanto sia facile bloccare un’opera. E che lascia diverse perplessità. Si legge di troppe prescrizioni: qual è il limite alle prescrizioni? Si punta il dito inoltre sullo spostamento del lago. Nei carteggi del progetto però si entra nel dettaglio: si descrive.

Non demorde Toscana Aeroporti che in una nota fa sapere di aver dato mandato ai suoi legali di Consiglio di Stato. “Il Giudice” si legge “ha completamente rovesciato la valutazione data dalla Commissione nazionale ministeriale di esperti, condivisa e avvallata dai Ministeri competenti di tre governi diversi (Renzi, Gentiloni, Conte) circa l’idoneità della documentazione tecnica a dimostrare l’assenza di impatti negativi sull’ambiente”. Il tutto con ulteriori.

Ribolle il gruppo W la nuova pista di Peretola che si è fatto latore degli interessi dei sorvolati. Il fondatore Paolo Gambaro dichiara a Sei di Firenze se: “Le persone che vivono nei quartieri sorvolati Peretola, Quaracchi, Brozzi, Le Piagge, Quinto di Sesto Fiorentino sono rimaste sconvolte da questo ennesimo stop ad una pista più compatibile con le loro esistenze. Purtroppo chi è politico è improbabile che abiti sotto le rotte degli aerei per cui l’incapacità di trovare un accordo politico è facile che abbia la meglio sulle necessità di sopravvivenza di molte persone. Non distribuendo con equità e giustizia gli impatti ambientali che il progresso comporta ci si ritroverà con una periferia sempre più degradata ed abbandonata da chi ne ha le possibilità. Io stesso per i miei figli non mi avvalgo più del servizio scolastico del quartiere in modo che almeno durante alcune ore della giornata possano vivere meglio”.