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A Firenze visse il vescovo Antonio Pierozzi soprannominato “Antonino dei consigli”

Certe volte, quando una persona desidera tanto qualcosa, cerca in altri o in un ente superiore un aiuto. Alcuni non credono nei miracoli ed altri invece sono fermamente convinti che questi possano accadere e cercano di fare tutto il possibile per vedere avverarsi il proprio desiderio. C’era chi, in un passato molto lontano, diventava importante perché sapeva trarre gli auspici o indicare la retta via semplicemente osservando il volo degli uccelli o le viscere degli animali… nella nostra città invece una persona divenne famosa perché in grado di fare miracoli.

A Firenze, intorno alla metà del quindicesimo secolo, visse il vescovo Antonio Pierozzi, meglio conosciuto come “Antonino” per la sua struttura fisica piuttosto esile. Ancora oggi una effige in marmo commemora questa persona in Via dello Statuto, suo luogo natale e di residenza quando non era impegnato in questioni che lo portavano lontano dalla città. Cosa ha a che fare questo vescovo con i miracoli?

Si dice che molti cittadini si recassero da lui per avere dei consigli e aiuti spirituali e che riuscissero ogni volta a trovare conforto e giuste soluzioni nelle sue parole, tanto che era soprannominato “Antonino dei consigli”. Data la sua fama, anche una coppia, Dante Pitti e sua moglie Marietta, andarono da lui perché attraverso le sue preghiere potesse intercedere per loro e fargli avere quel figlio che tanto desideravano e che non riuscivano ad avere. Antonino li rassicurò che presto avrebbero avuto quel che volevano. Dopo poco infatti la coppia ebbe un primo figlio e a questo si susseguí un secondo. I coniugi erano veramente tanto felici e riconoscenti per la grazia ricevuta finché poi Marietta partorí un terzo figlio, e successivamente un quarto… fino ad arrivare al sesto! Si dice che dopo questa vicenda sbalorditiva i due coniugi esclamarono: “troppa grazia Sant’Antonio“. Frase ancora oggi celebre e conosciuta.