Domani, venerdì 27 settembre, da Santa Maria Novella partirà il corteo contro i cambiamenti climatici. Ci sono dentro tutti e con proposte differenti. Quale è la vera richiesta della piazza?
Venerdì 27 settembre 2019, sarà il giorno del Friday’s for Future la grande manifestazione di piazza contro i cambiamenti climatici. La mobilitazione che la narrazione racconta come una lotta partita dai giovani questa volta vedrà partecipare anche molti lavoratori. Non solo, la stessa manifestazione ha ricevuto il benestare delle istituzioni con il ministro dell’istruzione Fioramonti che ha inviato una circolare a tutte le scuole invitando a giustificare gli studenti che venerdì dovessero risultare assenti dalle lezioni per partecipare al corteo di Piazza.
Firenze farà la sua parte con un corteo in centro. Il concentramento è previsto dalle 9 in piazza Santa Maria Novella. Alle 10 è prevista la partenza del corteo sul percorso che si sviluppa in via dei Fossi, piazza Goldoni, via della Vigna Nuova, via degli Strozzi, piazza della Repubblica, via Calimala, via Porta Rossa, via della Condotta, via della Farine, piazza Signoria, via dei Gondi, piazza San Firenze, via del Proconsolo, piazza Duomo, via Martelli, via Cavour, piazza San marco e arrivo in piazza Santissima Annunziata.
Non c’è dubbio che ad avere una tradizione da corteo di piazza siano le sinistre. Una tradizione che tutti gli anni si ripete in questo periodo. Forse spesso più verso ottobre quando ripartono regolarmente i periodi di occupazione e autogestione delle scuole. A volte anche in questi casi arriva il benestare degli stessi presidi che non si scomodano a ripristinare il regolare servizio pubblico di istruzione. Ogni anno un motivo per protestare o di cui lamentarsi c’è sempre. Qualche studente ne vede un’opportunità per qualche giorno di vacanza in più.
Non c’è dubbio che ad avere una tradizione da corteo di piazza siano le sinistre. La mobilitazione di venerdì però è una cosa diversa.
L’attenzione alla salvaguardia del nostro pianeta è un tema condiviso da tutti nel mondo occidentale. Così domani scenderanno in piazza anche movimenti che hanno meno confidenza con i cortei “studenteschi”. Da Firenze annuncia la partecipazione il capogruppo della Lega in Palazzo Vecchio Federico Bussolin “Da coordinatore regionale della Lega Giovani parteciperò alla manifestazione fiorentina del Friday’s For Future, così come lo faranno i coordinatori provinciali nei loro territori. L’ambiente non è un tema di sinistra ma trasversale, ecco perché scenderemo in piazza”.
Questo annuncio ha però subito suscitato la reazione della sinistra in Palazzo Vecchio. “Con stupore abbiamo letto che anche la Lega sarà in piazza venerdì, all’importante terzo sciopero mondiale per il clima. – affermano Antonella Bundu e Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune – La lotta per l’ambiente non è una moda, la piazza di venerdì non è un bacino elettorale”.
Certo è che la piazza di venerdì pur unita dal punto di vista degli obiettivi si troverà già molto divisa su come raggiungerli.
L’unione sindacale di base USB ha addirittura invitato a scendere in piazza dietro lo striscione «Il Capitalismo non è sostenibile There is no Planet B». Visto l’eterogeneità della Piazza possiamo esprimere qualche dubbio sul fatto che effettivamente in tanti venerdì mattina possano davvero riconoscersi dietro quello striscione. Sembra annunciarsi una piazza molto divisa al suo interno.
Del resto anche a Firenze le forze politiche parteciperanno al corteo con annunci differenti. La Lega dice Bussolin parteciperà alla manifestazione “puntando il dito contro l’assenza di strategia di Nardella nel settore rifiuti.“. La Sinistra su aeroporto, inceneritore, TAV e Olimpiadi contesta “l’incoerenza della maggioranza di Palazzo Vecchio sulle tematiche ambientali.