I nonni sono una risorsa preziosa. Sono qualcosa di speciale per ognuno di noi e per tutti. Svolgono quotidianamente azioni indispensabili per la società.
Oggi pomeriggio al Conventino l’incontro tra anziani e giovani generazioni in occasione della Festa nazionale dei nonni
I nonni si sa sono un affetto speciale per tutti noi. Chi ha avuto la fortuna di crescere insieme a loro porta dentro di sé un legame indimenticabile. I nonni sono quelli che ti viziano, che ti comprano quelle piccole sciocchezze che da bambino tanto desideri ma i genitori non ti concedono. Sono coloro che passano del tempo con te quando i genitori sono a lavoro. I nonni sono anche coloro che con i loro racconti a volte lunghi e lenti, a volte sempre i soliti ripetuti fino a quando sono conosciuti a memoria, trasmettono un patrimonio di esperienza straordinario.
I nonni sono una risorsa speciale per tutte le famiglie, soprattutto se abitano vicino. Ecco che i nonni fanno un po’ il lavoro dei babysitter aiutando i genitori a crescere i figli. Nei momenti di difficoltà economica sono i primi a fare qualche sforzo in più, qualche sacrificio per aiutare gli altri. Così i nonni sono un aiuto importantissimo per i genitori che decidono di mettere su famiglia e fare dei bambini.
I nonni in pensione sono coloro che vivono le nostre città di giorno mentre tutti sono a lavoro. Quest’effetto è ancora più accentuato nei quartieri residenziali. Sono coloro che mantengono vivi i giardinetti sotto casa anche la mattina quando i bambini sono a scuola e i genitori a lavoro. Sono diciamo i più efficaci vigili di quartiere. A volte sono davvero efficaci. Spesso non si fanno problemi a riprendere qualche giovane indisciplinato e così mantengono l’ordine nella loro zona.
A volte può succedere che con l’avanzare dell’età la salute peggiori. I nonni allora sono molto meno mobili e costretti a lottare ogni giorno contro i dispetti delle brutte malattie. Anche in questo caso i nonni sono qualcosa di positivamente speciale. Con la loro forza di reagire all’avanzare dell’età e delle malattie sono il più grande, bello e diretto esempio sotto gli occhi di tutti i familiari vicini di come affrontare le difficoltà della vita. Se poi la malattia è stata molto lunga e ha creato grandi impegni a chi gli sta intorno ciò produce un ulteriore effetto positivo. Spesso i familiari quando non hanno più il nonno malato di cui occuparsi continuano a impiegare del tempo facendo volontario. E tutti noi sappiamo quanto è importante il volontariato per la nostra società.
Non solo, tutti i nonni sono anche coloro che custodiscono una conoscenza particolare
Una conoscenza che ancora non si trova sui libri o, se si trova, ancora non presenta aspetta sconosciuti o discussi. Sono i testimoni diretti del periodo storico in cui sono vissuti. Conoscono le battaglie, i successi, i problemi della loro generazione. Conoscono parti di storia troppo recente perché possano essere già completamente comprese nei libri di storia. La conoscono perché la hanno vissuta.
Ogni generazione di nonni è così custode di una particolare cultura storica. Ci sono i nonni che hanno vissuto le guerre mondiali, il periodo della ricostruzione, la guerra fredda da USA e URSS, il boom economico. Ci sono i nonni più giovani che hanno vissuto i moti del ’68, il terrorismo islamico, la crisi del 2008, la rivoluzione digitale. E’ poi innegabile che sia proprio la storia più recente, proprio quella che ancora non si trova sui libri, ad influenzare il presente. Il mondo di oggi non è altro che il risultato delle scelte di ieri.
Il Comune di Firenze in occasione della Festa dei Nonni ha promosso l’iniziativa chiamata “Racconti di nonni, memorie e vita”.
L’evento è in programma oggi mercoledì 2 ottobre alle 16.30 presso l’Officina Creativa-Vecchio Conventino in via Giano della Bella. L’evento è organizzato da Officina creativa by Artex in collaborazione con Confartigianato Toscana e Cna Toscana. Un momento in cui valorizzare la memoria degli anziani e trasmettere la loro esperienza di vita alle nuove generazioni.
“Con questo evento abbiamo voluto valorizzare il ruolo degli anziani, diciamo dei nonni, per la trasmissione della memoria alle nuove generazioni” – ha spiegato l’assessore alla cultura della memoria Alessandro Martini – “Sono loro i depositari, con i loro ricordi e le loro esperienze, i depositari della memoria e quindi promuovere un momento di incontro è un modo perché il passato non si disperda ma anzi diventi un’occasione di confronto e di stimolo per i più giovani”.