fbpx

La laurea in relazioni internazionali è davvero una finestra sul mondo, che consente a tutte le persone che si specializzano in questo ambito di poter aspirare a numerose posizioni lavorative.

Chi sceglie la laurea in scienze politiche e relazioni internazionali infatti ha innanzitutto un primo vantaggio: conoscere le lingue. In un mercato così poliedrico come quello attuale, riuscire a confrontarsi con realtà diverse con il medesimo linguaggio è fondamentale per costruire rapporti economici, sociali e commerciali.

In questo periodo ad esempio sono molto ricercate le persone che conoscono il cinese, in quanto il mercato asiatico è molto fiorente; per chi invece aspira ad una carriera diplomatica, è il francese la lingua più richiesta. L’inglese resta infine la lingua franca per le relazioni commerciali ed è fondamentale per chi desidera occuparsi di export o marketing.

Ulteriormente importante è la conoscenza delle altre culture e la politica di gestione degli affari internazionali; ciò è strategico soprattutto per chi entrerà in contesti aziendali, dove è importante tessere relazioni con proposte calibrate al tipo di target. Il ruolo di chi si specializza in relazioni internazionali può dunque essere tattico in molte realtà e non solo negli istituti pubblici che sono direttamente collegati all’estero, come Ministeri e Ambasciate.

Conseguire il titolo universitario è inoltre possibile in diverse università con il metodo tradizionale e anche con la modalità telematica. Realtà avanzate come Unicusano, che ha un’esperienza pluriennale nella gestione di corsi di laurea online, sono ad esempio pronte ad offrire ai futuri laureati in scienze politiche un corso che è pensato proprio per rispondere all’economia contemporanea. In più, per ottenere il titolo, non è necessario trasferirsi o raggiungere la sede della facoltà, ma si possono seguire le lezioni comodamente da casa e negli orari più comodi, riuscendo così ad organizzare la propria vita da studente in maniera totalmente autonoma.

Ci teniamo infine a sottolineare che le richieste e gli sbocchi lavorativi per questo tipo di professionisti sono molto numerosi. È stato stimato infatti che tra il 2019 e il 2023 i nuovi posti di lavoro in ambito politico-sociale si attestano tra le 35mila e le 39 mila unità, superando anche le posizioni disponibili per i matematici.

AMBITI DI IMPIEGO

Il settore principale per trovare un lavoro nell’ambito delle relazioni internazionali è quello pubblico. Oltre ai già citati Ministeri e alle Ambasciate però bisogna considerare anche le numerose opportunità nei dipartimenti territoriali.

Istituti locali come Regioni e comuni con un dipartimento dedicato all’estero, hanno necessità di curare i rapporti con gli altri stati e preferiscono avvalersi di collaboratori interni.
Un ulteriore settore di impiego sono le associazioni di categoria e gli organismi che si occupano di specifici ambiti di mercato, come le Camere di Commercio.

A livello internazionale ci si può invece candidare per posizioni nelle organizzazioni europee e negli organismi economici internazionali, quali il Fondo Monetario Internazionale o la Banca Centrale Europea.

Non mancano infine le opportunità nel privato, ricoprendo ad esempio ruoli manageriali per le grandi aziende che esportano i prodotti all’estero o curare la comunicazione e il marketing di enti promozionali.