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Cenone di Capodanno? Ecco il menù low cost

Firenze, 30 dicembre 2024 – Se il cenone di Capodanno fuori casa è diventato proibitivo, una buona alternativa per risparmiare è prepararlo da soli e consumarlo tra le mura domestiche da soli, in coppia o con amici e parenti. Anche se i prezzi dei prodotti alimentari in generale aumentano nel periodo delle festività, si può ancora scegliere cose buone da cucinare ad un prezzo adeguato, se non conveniente. Ecco i consigli della Borsa della Spesa di Bmti e Italmercati rete d’imprese,  in collaborazione con Consumerismo No Profit.

Pesce o carne?

Per quanto riguarda il settore ittico, il Natale ha portato ad un aumento vertiginoso dei prezzi per molti prodotti. Tuttavia, alcuni non sono stati toccati dall’aumento della richiesta e hanno mantenuto prezzi stabili, in alcuni casi convenienti, come nel caso delle pannocchie che, all’ingrosso, continuano a rimanere mediamente intorno ai 6 euro al chilo.

Leggermente in aumento ma ancora convenienti i prezzi delle vongole lupino dai 5, ai 6 euro al chilo questa settimana. Continua ad essere consigliato il granchio blu, abbondante e a prezzi vantaggiosi, dai 3 ai 4 euro al chilo. Infine, sulle tavole dei palati più delicati, non mancheranno le ostriche che, in base alla varietà, presentano prezzi all’ingrosso che partono dai 7 euro al chilo fino a superare i 30 euro al chilo come nel caso delle varietà più pregiate, ad esempio quella del Delta del Po.

Tra la carne, equilibrio tra domanda e offerta che tiene stabili i prezzi dei tagli di maggior pregio del vitellone e della scottona. In particolare, il prezzo all’ingrosso del quarto posteriore di vitellone va dai 7,75 agli 8,15 euro al chilo mentre quello del quarto posteriore di scottona, dai 8,66 ai 9,06 euro al chilo.

Verdure a tavola: lenticchie, peperoni e finocchi

Tra gli ortaggi, a Capodanno regnano le lenticchie disponibili all’ingrosso da 2 a 2,50 euro al chilo da accostare al cotechino di Modena IGP i cui prezzi all’ingrosso sono rimasti in linea rispetto ai livelli dello scorso anno, da 8,85 a 9, 85 euro al chilo. Inoltre, molti piatti tradizionali vogliono il cavolfiore bianco, all’ingrosso disponibile in buone quantità e a prezzi convenienti che vanno da 1,20 a 1,50 euro al chilo.

Tra i contorni che accomunano le tavole degli italiani il 31 dicembre, ci sono anche i peperoni, con prezzi regolari all’ingrosso, intorno ai 2 euro al chilo e i finocchi, con prezzi regolari che all’ingrosso variano da 1,30 a 1,70 euro al chilo e utilizzati spesso per insalate a fine pasto, arricchite dal sapore degli agrumi.

Frutta fresca e secca

Tra la frutta, è il momento giusto per consumare gli agrumi del nostro Paese e quindi via libera a clementine, arance bionde, mandarini e arance tarocco, tutte nel pieno della loro produzione. Per quanto riguarda le clementine, i prezzi variano da 0,70 a 0,80 euro al chilo per i prodotti di piccole dimensioni, fino a 1,50 euro al chilo  per i frutti più grandi.

Convenienti le arance bionde da 0,70 a 1,20 euro al chilo, a seconda della pezzatura. In questo caso, l’orientamento ad acquistare maggiormente le arance Tarocco, le cosiddette arance rosse, provenienti dalla Sicilia e vendute all’ingrosso da 1,20 a 1,50 euro al chilo, ha portato i prezzi al ribasso. Prezzi ancora bassi per i mandarini, da 1,10 a 1,50 euro al chilo, seppur in leggero aumento, poiché ancora poco richiesti.

Infine, come da tradizione, non mancano i fichi secchi italiani sempre molto apprezzati e, i cui prezzi all’ingrosso, si aggirano intorno ai 16 euro al chilo.

 

 

 

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