Firenze, 11 gennaio 2025 – In Toscana la pubblicazione della nuova legge regionale sul turismo ha acceso un vivace dibattito, soprattutto a Firenze, dove si concentrano gli airbnb. La nuova normativa, che favorisce gli alberghi e le strutture ricettive professionali, sta suscitando critiche da parte di proprietari e gestori di immobili destinati agli affitti brevi.
Myguestfriend, associazione che rappresenta host e gestori di locazioni turistiche, ha lanciato una petizione online per chiedere al Governo di impugnare la legge regionale, giudicata lesiva del diritto di proprietà privata. La petizione è rivolta direttamente alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e al ministro del Turismo, Daniela Santanchè.
La preoccupazione principale riguarda le limitazioni imposte ai piccoli proprietari, che rischiano di vedersi penalizzati rispetto alle grandi strutture ricettive. La normativa consente infatti agli alberghi di aumentare la propria capacità ricettiva fino al 40%, includendo nella gestione appartamenti residenziali ubicati nelle vicinanze, con la possibilità di cambiarne la destinazione d’uso. Questa possibilità viene però negata ai privati cittadini, i quali lamentano un trattamento discriminatorio.
Secondo l’associazione, questa legge regionale crea un pericoloso precedente che potrebbe spingere altre regioni italiane a introdurre limitazioni analoghe, con gravi ripercussioni sul diritto alla proprietà privata, tutelato dall’articolo 42 della Costituzione.
Gli host evidenziano inoltre l’impatto economico positivo che le locazioni brevi hanno avuto negli ultimi anni. Grazie a questo settore, molti quartieri in stato di degrado sono stati riqualificati, creando un indotto significativo. Attività come pulizie, manutenzioni, accoglienza ospiti e gestione delle prenotazioni hanno offerto nuove opportunità di lavoro, specialmente a giovani e donne, oltre a favorire il commercio locale e la ristorazione.
Un altro tema centrale sollevato dalla petizione è l’assenza di una legislazione efficace per gli affitti a lungo termine. La mancanza di tutele adeguate per i proprietari, come tempi rapidi per gli sfratti in caso di morosità, scoraggia molti cittadini dal concedere le proprie abitazioni in locazione residenziale. Questo contesto spinge inevitabilmente i piccoli proprietari a preferire gli affitti brevi, considerati più sicuri e gestibili.
La petizione si chiude con un appello al Governo affinché garantisca un equilibrio tra l’interesse pubblico e il diritto dei cittadini di utilizzare liberamente le proprie abitazioni, senza vincoli ingiustificati. «Se questa legge non verrà impugnata, si rischia di legittimare un controllo arbitrario sull’uso delle proprietà private, compromettendo la libertà individuale e la tutela del patrimonio immobiliare», avvertono i promotori.
La partita, però, non è chiusa. Gli host confidano nella sensibilità del Governo per trovare una soluzione che non penalizzi i piccoli proprietari e consenta di promuovere un turismo sostenibile nel rispetto delle regole.
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