Sesto Fiorentino, 4 aprile 2025 – La Pasqua 2025 porta due riconoscimenti importanti alla pasticceria Fermenta di Sesto Fiorentino. Il laboratorio artigianale, attivo da quasi quattro anni, ha conquistato il primo posto in entrambe le categorie – colomba tradizionale e colomba creativa – alla prima edizione del concorso regionale Bona, organizzato da Carra Distribuzione in collaborazione con Confartigianato Imprese Firenze.
La premiazione si è svolta nella cornice del Caffè Concerto Paszkowski a Firenze, con una giuria d’eccezione guidata dal Maestro pasticcere Gino Fabbri, tra i più noti del panorama dolciario italiano.
«È un premio inaspettato ma che ci rende davvero orgogliosi – ha commentato Edoardo Fondi, titolare di Fermenta – ed è soprattutto il risultato del lavoro di squadra. Ringrazio tutti i nostri dipendenti, che ogni giorno mettono passione in quello che fanno». La colomba creativa premiata si chiama “Ramerina”: un dolce che prende ispirazione dal pan di ramerino, classico della tradizione toscana. «È nata da un’idea legata alla mia famiglia – ha raccontato Fondi – e racchiude un legame con le nostre radici».
Le classifiche del concorso Bona
Nella categoria colomba tradizionale:
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1° posto: Pasticceria Fermenta (Sesto Fiorentino)
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2° posto: Pasticceria Pimpina di Lorenzo Bandini
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3° posto: Gabriele Rocchi
Nella categoria colomba creativa:
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1° posto: Pasticceria Fermenta con la “Ramerina”
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2° posto: Pasticceria Corsini di Roberto Corsini
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3° posto: Pasticceria Noisette di Jacopo Patechi
Artigianalità e territorio: un legame forte
Secondo una recente ricerca di Confartigianato Imprese Firenze, il 70% dei fiorentini sceglie dolci artigianali per Pasqua, premiando qualità, ingredienti certificati e lavorazioni rispettose della tradizione. Un dato che conferma l’importanza dei forni e delle pasticcerie locali: quasi due terzi delle oltre 600 attività della provincia di Firenze sono artigiane.
«La vittoria di Fermenta – ha sottolineato Serena Vavolo di Confartigianato Firenze – porta con sé un messaggio positivo: come la Pasqua, anche questo riconoscimento è simbolo di rinascita e speranza. E in un territorio come Sesto Fiorentino, recentemente colpito da eventi difficili, ha un valore ancora più forte».