Un viaggio fino in Emilia per vedere dal vivo The Waeve: musica, nostalgia britpop e abbracci
Cosa ci fa una fiorentina a Fiorano Modenese? Va a vedere un concerto gratuito in piazza e finisce per vivere una delle serate musicali più belle dell’anno. I protagonisti? The Waeve, duo composto da Graham Coxon – leggendario e sempre troppo sottovalutato chitarrista dei Blur – e dalla splendida Rose Elinor Dougall, voce celestiale ed ex membro delle Pipettes.
Il concerto si è tenuto sabato sera nella centralissima piazza Ciro Menotti, in occasione della sesta edizione del Quarantenna1 Festival, organizzato dalla storica Radio Antenna 1 con il supporto del Comune e di varie associazioni locali. Serata clou del Maggio Fioranese, l’unica data italiana degli Waeve ha richiamato un pubblico eterogeneo e felice. Fan dei Blur, curiosi, appassionati di musica, quella bella, quella che è nata negli anni Settanta, Ottanta, Novanta del Novecento.
Coxon, come sempre, ha incantato con i suoi virtuosismi: al sax, alla chitarra e con le sue acrobazie sorprendenti, esattamente come ai tempi di Parklife e Song 2, creando un ritorno al passato puro e carico di adrenalina. Rose – voce, tastiere, presenza magnetica – ha stregato tutti con la sua eleganza, i suoi movimenti fluidi, l’energia che sembrava scivolare direttamente dal palco ai cuori del pubblico. Lei una dea, lui un samurai del britpop con il cuore timido e le dita in fiamme. Insieme, una combinazione che trascende i generi: un po’ folk, un po’ new wave, un po’ psichedelia. Ma soprattutto musica liberata, salvifica, vera.
A fine e inizio concerto, quello che si è visto è stato raro e prezioso: autografi, chiacchiere, selfie, abbracci, sorrisi sinceri. Nessuna barriera. “Ci hanno firmato anche le braccia!” raccontano due ragazze fiorentine, 15enni, alle quali si è aggiunta un’amica di Pavia. Hanno cantato ogni singola canzone, con la voce rotta dall’emozione. Una di loro ha detto: «Mamma, mi ha abbracciato più volte Graham che mio padre».
Un’esagerazione, certo. Ma anche un piccolo, gigantesco indizio di quanto la musica e i loro protagonisti possano fare bene.
Grazie a Fiorano Modenese, a Radio Antenna 1 e a chi ancora crede che la cultura, anche musicale, debba essere per tutti. Gratuita, accessibile, emozionante. Come questo concerto, che non dimenticheremo.
L.W.