Strepitoso, eclettico, spumeggiante. Ieri Mika ha dato il meglio di sé per dare il via la Pistoia Blues 2016.
Inizio stellare per la 37sima edizione del Pistoia Blues che sceglie di aprire con Mika, il bimbo prodigio che con le sue qualità artistiche e personali si è affermato come una delle star più apprezzate sul panorama internazionale.
Più di 6000 persone tra famiglie e giovani provenienti da tutta Italia si sono messe in fila sotto il sole per attendere l’apertura dei concerti come queste 4 ragazze aretine da sempre amanti della popstar anglo-libanese.
C’è anche chi da Vienna è sceso per vedere il concerto e godersi qualche giorno di relax in Toscana «Seguiamo Mika fin da Relax – ci dice Emily – per me è un esempio di uomo da seguire». Sulle tribune c’è anche la moglie del premier Renzi, Agnese, con i figli al seguito.
Sul palco campeggia una grande insegna gialla con scritto HEVEN contornata da lampadine colorate, dietro la porta del paradiso che sovrasta lo skyline di una moderna città e nel mezzo un pianoforte azzurro con la M e un cuore rosso.
Mancano pochi minuti alle dieci e sul palco arriva Mika, gli bastano pochi secondi per conquistare la folla con il suo italiano dall’accento inglese. «Questa piazza è una figata» e già nasce il feeling con il pubblico con cuoi giocherà per tutta la serata.
Mika sul palco non si tiene, sulle note di Big Girl salta su è giù dal pianoforte. Un vero animale da palcoscenico, esuberante come non mai, alla terza canzone la camicia è già trasparente per il sudore ed il pubblico già delirio per lui.
Mika – Foto di Fabio Possanza
Tra una canzone e l’altra Mika parla e gioca con il pubblico ringraziando dio per avergli dato il dono della musica che trasforma tutto in gioia e felicità.
Come quando canta Grace Kelly e poco prima del ritornello si ferma per poi ripartire con una pioggia di strisce filanti tra mille risa e scrosci di applausi.
Mika continua così, giocando come un bambino, proponendo tutti i più grandi successi passando per Rain e Relax.
Quando in scaletta è il turno di Staring at the Sun sul pubblico vengono lanciati tantissimi palloni colorati, alcuni giganti e altri più piccoli bianchi con la M ed il cuore rosso.
I fans si divertono e Mika continua a dirigere lo show. Racconta di quando a Palermo è stato divorato dalle zanzare e tra una parolaccia ed un italiano maccheronico tra la folla scoppiano grandi risate.
Si continua con Lollipop conclusa a cappella. Mika zittisce la platea e inizia a cantare senza il microfono. La sua voce è di una agilità e coloratura impressionante regalando un falsetto come pochi sanno fare e lasciando di stucco un intera piazza.
Lo spettacolo finisce con lui che rientra sul palco da dietro la grande porta sulle note di Love Today. Vestito di bianco con un bandiera bianca con la M ed il cuore rosso insieme al suo chitarrista.
Certo la bandiera non è inglese e manca il mantello e la corona ma forse nel paradiso di Mika qualcuno ha sorriso rivedendosi in quel ragazzo di un metro e 90 che con i denti continua a lottare contro le ingiustizie e per un mondo più giusto. Mika dal lato suo lo disse subito: “I tried to be like Grace Kelly, but all her looks were too sad. So I tried a little Freddie, I’ve gone identity mad! “
Scaletta del Concerto
- Intro – Big girl
- Talk about you
- Good wife
- Grace Kelly
- Rain
- Good Guys
- Step with me
- Relax
- Starting at the sun
- Hurts
- Underwater
- Lollipop
- Beautiful disaster
- Happy Ending
- Promise Land
- Stardust
- Golden
- Last Party
- Love Today