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Successo al “Teatro Politeama Pretese” per le due giornate del 3 e del 4 Marzo per trasposizione teatrale dell’omonimo film di Reinhold Schunzel “Viktor und Viktoria” con la straordinaria Veronica Pivetti. 

Nelle vesti della talentuosa Viktoria, vi è Veronica Pivetti, che da voce alla cantante disoccupata a causa della crisi che ha colpito gli artisti. Ma senza perdersi di  iniziative la giovane ragazza si finge Viktor e conquista le platee con il suo fascino androgino che, in breve scatena intorno a sé un clima di curiosità e sospetti.

Un racconto sempre attuale

Le scene si svolgono nella Berlino degli anni trenta in un clima che si divide tra i fasti e la miseria della Repubblica di Weimar. E qui un’attrice di provincia spinta dalla fame e dal bisogno di lavoro, giunge in città.

In seguito incontra un immigrato italiano Vito Esposito (interpretato da Yari Gugliucci) e sembra che la vita cambi, tra la vita notturna e i tristi umori delle forze nazionalfasciste. E sarà proprio Vito a fornirle l’idea di reinventarsi uomo/donna con disinvolta ambiguità per giungere al successo.

La giovane allora, per emergere e vincere la crisi diventa Viktor und Viktoria un affascinante personaggio en travesti che seduce e conquista i palcoscenici di tutta Europa…

Ma cosa accadrà quando Viktor/Viktoria  si innammorerà  del Conte Von Steine  ? (interpretato da un eccellente Giorgio Lupano). 

La Pivetti superba, Lupano garbato ed interessante

Personalmente vi consiglio di seguire questo spettacolo dai toni terribilmente moderni. La Pivetti è superba nel raccontarci una storia piena di fraintendimenti e di intrecci sentimentali. Con intelligente sagacia vede la vita e l’amore senza disincanti. E non si risparmia bella battute a doppio senso che nascono tra lei  e il Conte, che glie sa porgere con eleganza e ilarità.

Eccellente l’intero cast che impreziosisce la commedia con magistrale interpretazione.

Credits by Angela Pensabene

Una comicità che non stanca

Accompagnati dalle battute di spirito e dagli equivoci divertenti, si snoda la dinamica di questa originale commedia che, attraverso l’ironia, non risparmia di puntualizzare che spesso siamo vincolati dal giudizio apparente, valutando quel che appare con quel che realmente è!

Attraverso questa vicenda, la  fredda Berlino degli anni ’30 viene alleggerita da questa fresca vitalità  che arriva fino in profondità. Una vicenda che dovrebbe insegnare a liberarci da preconcetti e pregiudizi e qui la recitazione di Veronica Pivetti è centrale, precisa e sublime, che anche in queste vesti si conferma un’attrice di gran livello.

La foto in preview all’articolo (in home) è di Assunta Servello